Fonte: ildenaro.it
“I dati di Bankitalia impongono un intervento della Regione a favore del Turismo”. Lo si legge in una nota a firma di Sergio Fedele, presidente Atex Campania, Graziano d’ Esposito, presidente Atex Isola di Capri, Bernardo Amodio, presidente Atex Napoli, Pasquale Boccia, presidente Atex Meta, Pietro Cannavacciuolo, presidente Atex Sorrento, Fabrizio Di Gennaro, presidente Atex Vico, Vincenzo Scola, presidente Atex Gragnano. “I dati presentati da Bankitalia sull’ andamento economico della Campania sono inequivocabili – dicono – L’ economia della Regione è cresciuta del 5,5 %nei primi 6 mesi dell’ anno, con il turismo sul podio dei settori che hanno determinato tale crescita. Eppure si continua a livello istituzionale a marginalizzare il turismo. Il buon senso imporrebbe che venissero prese iniziative e misure per consentire agli operatori di questo comparto di continuare a trainare una economia regionale, sofferente negli altri settori. Ed invece la Regione Campania ha escluso il Turismo dai settori che beneficeranno dei fondi previsti dal Bando “Caro-Bollette”di 58 milioni di euro, bando pubblicato settimane fa. Una decisione miope che danneggia di riflesso tutta l’ economia locale”. Per Atex “occorre intervenire immediatamente con l’ Unione Europea se è necessaria un’ autorizzazione per coinvolgere anche il turismo tra i beneficiari. È noto che le strutture ricettive sostengono costi energetici enormi,così alti che,nonostante le tante richieste pervenute anche per i mesi invernali,hanno portato alla decisione di molti alberghi della Penisola Sorrentina di chiudere in questo periodo. Per questo, nuovamente, chiediamo al presidente De Luca e all’ assessore regionale al Turismo Casucci di intervenire per inserire anche il settore del turismo tra i beneficiari delle misure per il caro-energia. Per questo auspichiamo che diano forza a tale richiesta i sindaci e gli assessori al Turismo dei Comuni delle Zone a Turismo Prevalente. Per questo auspichiamo che facciano sentire la loro voce autorevole Confindustria, Federalberghi e tutte le associazioni della filiera turistica. Sarebbe un errore incalcolabile non mettere la benzina in uno dei pochi motori economici che continua a funzionare in Campania”.