(Fonte : ANSA) – NAPOLI, 27 SET – Emergenza all'ospedale Capilupi di Capri: ascensore guasto da settimane e aria condizionata fuori uso da mesi. L'allarme viene lanciato dagli utenti del nosocomio caprese, alcuni dei quali sono rimasti bloccati nell'ascensore, l'unico impianto elevatore che collega i vari piani, quello del reparto di degenza, gli ambulatori, il pronto soccorso, la sala operatoria, la radiologia e la tac. L'allarme scattato da tempo aveva portato la direzione sanitaria ad avvertire i vertici dell'Asl che hanno inviato sull'isola i tecnici ma, purtroppo, a causa della vetusta' dell' impianto l'ascensore sembra non possa essere riparato; viene cosi' utilizzato soltanto a singhiozzo attivando la procedura di emergenza mediante la messa in funzione manuale. Niente di fatto anche per il servizio di climatizzazione, fermo da diversi mesi, e che questa estate ha provocato una serie di disagi dovuti al caldo. Intanto, se la situazione-ascensore non si sblocca, la sala operatoria – come avvenuto gia' la scorsa settimana – rischia la chiusura non potendo l'ospedale far fronte alle emergenze: infatti, lo stop dell'ascensore impedisce il trasferimento degli ammalati ai piani superiori e il personale interno e' costretto a trasferire i degenti a braccia attraverso i viali di accesso esterni agli altri reparti. (ANSA).
DONATI 2 MLN PER OSPEDALE CAPRI MA LAVORI SONO FERMI (V. 'ASCENSORE GUASTO DA SETTIMANE IN OSPEDALE…' DELLE 9:14) (ANSA) – CAPRI (NAPOLI), 27 SET – I lavori di ampliamento e ristrutturazione della nuova ala dell'ospedale Capilupi di Capri (Napoli) sono fermi da oltre un anno, malgrado il lascito di due milioni di euro donati da una caprese che ha destinato l'ingente somma per il miglioramento del nosocomio. Intento benefico che potrebbe essere vanificato se i lavori non riprenderanno a breve. Intanto, – secondo quanto si apprende – se non si porra' rimedio in tempi brevi, la protesta sull'isola azzurra rischia di esplodere e il ''caso-Capilupi'' si appresta a finire all' attenzione delle autorita' sanitarie regionali. (ANSA)