Anna Maria Boniello. Capri – Una piazzetta dai toni invernali quasi priva di tavolini, è quella che accoglierà fino al mese di Marzo gli sparuti gruppetti di visitatori giornalieri. Una vacanza mordi e fuggi per pochissime ore nel silenzio ovattato di strade e stradine che come una ragnatela si intrecciano attorno a quello che viene chiamato il “salotto del mondo”, crocevia e passaggio obbligato nei mesi estivi dei nomi altisonanti dello show-biz internazionale. E’ l’isola intera a cadere in letargo, non solo la piazza, punto di snodo per addentrarsi nel centro storico o raggiungere le zone alte come Tiberio, Matermania e Tragara che si attraversano solo a piedi. Chi si avventura infatti in Via Le Botteghe, Via Quisisana, Via Longano, e persino la strada aperta al traffico di Via Roma, ha l’impressione di trovarsi in un paese evacuato, con negozi e boutique chiusi, ed in molti casi vetrine oscurate da enormi fogli di carta da imballaggio, mentre qualche commerciante più sensibile ha sostituito la carta da imballaggio con grandi poster colorati. E persino via Camerelle, quella che d’estate viene paragonata alla Fifth Avenue newyorkese assume in questi mesi un’atmosfera insolita, anche se lungo la strada dello shopping alla chiusura invernale resistono pochissime boutique, e tra queste Carthusia l’antica fabbrica di profumi, e Gucci che in tutto l’arco dell’anno non chiude mai i battenti, per la gioia dei turisti giapponesi che arrivano dal Sol Levante, e che hanno incluso assieme alla visita della Grotta Azzurra anche una tappa nell’elegante boutique delle due G incrociate. Ed anche se il caffè si può sempre sorseggiare al Bar Caso, al Piccolo Bar ed al Bar Tiberio, è impossibile per chi resta a Capri, godere della visione di un buon film. La sala cinematografica nella sala congressi è chiusa da diverso tempo ed i lavori di riammodernamento procedono a rilento, quindi i fanatici del grande schermo devono necessariamente recarsi nel comune di sopra, ad Anacapri, e solo in alcuni giorni della settimana. E insieme al cinema, cancellata è anche l’uscita serale, nessun locale notturno è aperto se non quelli frequentati dagli under 20 come il Sea Lounge ed il Panta Rei in via Roma. Ai due locali capresi va ad aggiungersi il Red ad Anacapri. Ai giovani non resta altro rifugio che i social network e la rete. Ed anche se quest’anno la crisi ha bloccato il fenomeno che da qualche anno a Capri stava assumendo dimensioni enormi, che spingeva gli isolani a passare l’inverno nei paradisi esotici con famiglia al seguito, Thailandia, Sharm el Sheik e Santo Domingo, le strade sono comunque deserte, i bar vuoti, e a partire dal primo pomeriggio quando inizia a calare il buio, gli unici frequentatori della piazzetta sono i fedeli che si recano in chiesa per la messa vespertina.