Anna Maria Boniello. Capri – Anacapri dice no alle slot machine e sbarra il sì sulla scheda referendaria che domenica è stata consegnata ai votanti insieme a quella grigia con la quali si eleggeva il nuovo Consiglio Regionale della Campania. Una doppia chiamata alle urne che il Sindaco di Anacapri ha voluto fare attraverso l’indizione del referendum consultivo comunale per ascoltare anche il parere dei propri cittadini sul varo del regolamento relativo alla lotta contro il gioco d’azzardo. E su questa materia scottante, su 2005 votanti si sono pronunciati con un sì 1785 persone, accettando la proposta dell’amministrazione comunale, contro 142 no e 70 schede nulle, nonostante le bassa affluenza che ha caratterizzato questa tornata elettorale. Ad Anacapri infatti ha votato solo il 32,09% degli aventi diritto, e a Capri il 33% facendo entrare le due località isolane al primo posto nella classifica dei comuni dove il minor numero di elettori si è recato alle urne. Un astensionismo che però non ha impedito l’esito positivo referendario sul regolamento che disciplina l’utilizzo delle slot machine. Franco Cerrotta, primo cittadino di Anacapri, al termine degli scrutini che si sono chiusi nelle prime ore di lunedì mattina nel commentare il risultato del voto referendario ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto per il risultato raggiunto, che va a supportare una decisione che è stata presa dall’amministrazione, e suffragata dal voto unanime del Consiglio Comunale. Oltre al consenso elettorale, ieri, in una giornata affollata anche di vacanzieri e proprietari di seconde case che abitano ad Anacapri– continua Cerrotta – ho ricevuto anche il loro plauso sull’iniziativa contro l’uso indiscriminato macchinette mangiasoldi. Oggi che abbiamo ricevuto quasi il 90% del parere favorevole dei votanti ci sentiamo ancora più sicuri di avere intrapreso una giusta strada contro un fenomeno che sta provocando una vera e propria sofferenza psicologica, e che colpisce in particolare le fasce sociali più deboli. E sono queste fasce che intendiamo tutelare varando un regolamento mirato a tenere distanti dai luoghi sensibili queste tremende macchinette che dopo l’esito referendario dovranno essere rimosse entro il 1 Gennaio del 2016 dai locali, ristoranti, bar, sale da gioco, sale scommesse, pubblici esercizi, circoli, individuati dal regolamento, che si trovano a meno di 150 metri dai luoghi sensibili, quali scuole, luoghi di culto, cimiteri, impianti sportivi, centri giovanili, stabilimenti balneari, spiagge, sportelli bancari, postali e bancomat. La rimozione, che dovrà avvenire entro quella data, non evita però le sanzioni che sono nei confronti dei titolari degli esercizi, che sono già inserite nel regolamento approvato dalla giunta e dal consiglio comunale, che stabilisce orari di apertura e di chiusura ed il divieto di far giocare i minori alle macchinette.” Per la redazione del regolamento e per l’indizione del referendum il comune di Anacapri si è avvalso della consulenza di un esperto famoso quale il prof. Maurizio Fiasco, sociologo, specializzato in formazione in tema di sicurezza pubblica e nei fenomeni socioeconomici. Il prof. Fiasco è stato anche consulente della Commissione Parlamentare antiusura, e si è contraddistinto per essere in prima linea al fenomeno della ludopatia, che è un fenomeno che ad Anacapri è fortemente sentito tanto da fare indire il referendum popolare del 31 Maggio che ieri si è concluso con la vittoria del sì e che sicuramente, oltre a trovare consensi sull’isola, ha suscitato l’interesse di altre amministrazioni che probabilmente ricorreranno al sistema referendario consultivo sulle sesse tematiche.