Anna Maria Boniello. Capri – Clamore in Via Madonna delle Grazie a Capri, a causa di un enorme ratto che era rimasto incastrato nel foro di scolo che si immette nelle fogne della centralissima stradino del Borgo di Sant’Anna, il primo centro abitato dell’isola, risalente al ‘300. E mentre l’animale incastrato nel foro si dibatteva nel tentativo di trovare una via d’uscita, alcune persone, accortesi dello sgradito ospite nella storica strada, hanno allertato il responsabile della raccolta dei rifiuti della Capri Servizi, che pur non essendo di sua competenza, ha inviato sul posto un netturbino nel tentativo di rimuovere il ratto incastrato che squittiva ed agitava la lunga coda che era rimasta all’esterno del foro. E’ da tempo che gli abitanti dell’antico borgo di Sant’Anna lamentano la presenza in strada di topi di varie dimensioni, ma mai si era visto un esemplare di tale dimensioni, e già da anni hanno denunziato alle autorità competenti che la presenza di blatte ed animali vari è dovuta all’installazione dei contenitori dei rifiuti solidi urbani nelle strettissime viuzze ed accanto alle antiche abitazioni che costituiscono l’ultimo esempio di architettura medievale del borgo. Ed infatti sono proprio i contenitori ad essere messi sotto accusa, tanto che due anni orsono i residenti di Via Listrieri, Madonna delle Grazie e Via Gradoni Sopramonte avviarono una petizione che fu inviata agli uffici competenti chiedendo l’immediata rimozione dei bidoni, che vista la densità di popolazione si riempiono in pochissimo tempo. Gli abitanti del Borgo di Sant’Anna nella petizione oltre a chiedere la rimozione dei contenitori in plastica posti in alcune zone del quartiere, ed in stradine di piccolissime dimensioni, chiedevano l’istituzione del servizio di raccolta porta a porta, così come avviene in alcune zone dell’isola, ed in particolare nell’area di Marina Grande e nel dedalo di strade rurali dell’area di Veruotto, Marucella e Truglio. Potrebbe essere questa la soluzione, dicono gli abitanti del borgo, per riuscire almeno ad arginare questo fenomeno, unitamente a costanti interventi dell’Asl per la derattizzazione e la pulizia delle caditoie e delle fogne, apponendo delle retine in metallo all’interno, evitando così che i ratti, almeno quelli di dimensioni abnormi, non riescano ad uscire dalle fogne e scorazzare liberamente per le stradine.