di Massimo Lionetti
Alex Bratto è un predestinato. Quando da bambino tirava i suoi primi calci nella palestra IV Novembre, sotto lo sguardo attento di Alfonso Pecoraro, si capiva di assistere a qualcosa che andava aldilà della normale amministrazione. Alessandro aveva qualità. Lo si capiva facilmente.
“Quando sei ragazzo vivi i tuoi momenti più belli. Giochi per divertirti, può accadere qualsiasi cosa, l’importante è poter dare un calcio ad un pallone. Fare calcio a Capri non era semplice, ricordo tutte le partenze con i miei compagni di squadra alle 6.50. Se perdevi la prima funicolare ti toccava scendere giù veloce per Via Acquaviva per non lasciare i compagni da soli. Ricordo tutte le imprese, perché per noi già vincere una gara fuori casa aveva un sapore particolare. Ricordo con piacere ed emozione il mio esordio in prima squadra con il Capri Isola Azzurra, eravamo in prima categoria. Poi sono arrivate la Promozione e l’Eccellenza. Dopo però qualcosa andò storto e il percorso a Capri si è interrotto.”
Dopo aver fatto carriera tra la Serie D ed Eccellenza principalmente in Toscana e Liguria, Alessandro ora è il direttore sportivo del RG Ticino, squadra piemontese che si appresta a disputare il campionato di Serie D. “Ho seguito lo scorso anno il corso per Direttore Sportivo terminato in quel di Coverciano. Mi occupo della squadra a 360 gradi. Questo è il periodo più impegnativo per un Direttore Sportivo, ma anche il più bello, perché, così come in campo, hai la possibilità di dare forma alla tua fantasia, magari puntando su un giovane che conoscono in pochi. Finito il mercato poi mi dedico alla gestione prima di tutto dello staff che in quarta Serie è formato da diversi professionisti. La gestione giornaliera della squadra richiede grande attenzione e un gran dispendio di energie visto che in uno spogliatoio formato da una trentina di ragazzi spesso passano, nello stesso momento, diverse generazioni. La nostra intenzione è quella di fare un campionato importante. A Dicembre se staremo nella condizione di poter puntare in alto non ci tireremo indietro, è questa l’intenzione del Presidente”.
Alessandro nonostante ormai vive stabilmente oltre il mare ha comunque sempre un pensiero fisso per la sua isola. “Quando mi domandano di dove sono in un attimo di getto rispondo con orgoglio che sono di Capri. Caprese al 100%, isolano al 100%. Mi è dispiaciuto andare via, mi dispiace vivere fuori anche se la mia famiglia si trova benissimo. Nella vita mai dire mai, però! Con i social oggi si è sempre connessi e seguo tutte le vicende delle squadre dell’isola”.
Giri e rigiri l’isola, i suoi colori e il suo fascino restano indissolubili. Oggi è difficile, ma chissà un giorno…..