Fonte: Il mattino
di Giovanni Chianelli
L’artista conversa a Tragara con il compagno Shai Baitel, direttore artistico del museo d’arte moderna di Shanghai E lancia una collezione di gioielli nata sull’isola che porterà il suo nome e sarà presentata alla Biennale di Venezia
Uno dei paesaggi più noti al mondo e una delle artiste più famose della scena internazionale. Stasera sul belvedere di punta Tragara, alle 19, va in scena un confronto tra icone: c’è Marina Abramovic a colloquio coi Faraglioni. Una metafora fino a un certo punto dato che la performer serba naturalizzata statunitense, all’esordio a Capri, si troverà a parlare dei celebri scogli insieme al compagno e curatore personale, Shai Baitel, direttore artistico del Modern art museum di Shanghai. L’evento si intitola «Breathing rocks», rocce respiranti, pietre che vivono, secondo la filosofia che sta ispirando la recente produzione di Abramovic: «La pietra diventa energia, l’emozione prende forma, tre essenze che riecheggiano i fili invisibili che ci legano a Capri, agli altri, a noi stessi» dice, presentando l’happening che viene introdotto dal sindaco di Capri Paolo Falco.
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