Capri.
L’anagrafe dei cani di Capri e la mappatura del loro dna hanno anticipato di circa un anno l’iniziativa che è stata varata ieri dal Comune di Napoli. Il sindaco di Capri Ciro Lembo ha giocato dì’anticipo e ha battuto di ben un anno De Magistris tanto che nell’isola azzurra i circa 400 cani sono già stati tutti schedati e i loro padroni pronti ad essere multati se non rispettano l’ordinanza. Firmata dal sindaco Lembo nel gennaio del 2013, l’ordinanza imponeva a tutti i proprietari di cani che risiedevano o dimoravano nel territorio del comune di Capri di sottoporre il proprio cane alla registrazione nella banca dati dell’anagrafe canina di Capri e della Campania e alla contestuale applicazione di un microchip applicativo entro e non oltre sessanta giorni dalla nascita dell’animale o dell’entrata in possesso del cane. Inoltre l’ordinanza intimava anche di condurre il proprio cane negli uffici sanitari veterinari del Comune per sottoporlo ai prelievi ematici da inviare ai laboratori dell’istituto zooprofilattico per l’individuazione del dna. Una mappatura generale che ha dato vita a un database utile a poter risalire immediatamente all’identità del proprietario dell’animale più fedele amico dell’uomo. L’anagrafe canina a Capri e la banca del dna erano già state al centro di uno studio da parte dell’amministrazione comunale che era stato avviato alcuni anni or sono e affidato agli uffici dei veterinari per valutarne l’attuazione, ancor prima che fosse proprio la Regione Campania a varare una legge sulla tutela degli animali e la prevenzione del randagismo. Fin dal varo dell’ordinanza del sindaco Lembo sono stati catalogati circa 400 cani nell’anno che si è appena concluso. “Ne restano ancora poche unità – dice il sindaco di Capri – e il personale veterinario dell’Asl sin dalla firma dell’ordinanza ogni martedì ha provveduto a effettuare i prelievi; ad accompagnare i cani in locali messi a disposizione del Comune sono stati gli stessi proprietari che hanno risposto positivamente all’invito rivolto dall’amministrazione comunale. Tutti i prelievi sono stati poi inviati a Napoli all’istituto zooprofilattico, con il quale abbiamo stipulato una convenzione e ogni esame viene a costare meno di 20 euro. Una somma non rilevante per il bilancio comunale – spiega Ciro Lembo – ma che ci ha consentito di avere un quadro della situazione chiara e che, oltre a fronteggiare la leishmaniosi e il randagismo, ci consentirà di combattere la brutta e incivile abitudine dei padroni che lasciano per terra gli escrementi dei loro animali senza preoccuparsi né dell’igiene e della salute pubblica e nemmeno dei pericoli di pericolose cadute e scivolate quando si incappa in questo incivile ricordo di fido”. Intanto, il sindaco di Capri lancia una novità che non era stata ancora resa pubblica. Dal prossimo lunedì il personale della Capri Servizi inizierà a raccogliere le segnalazioni dei cittadini sulla presenza di escrementi lungo le strade. Sul luogo sarà immediatamente inviato un addetto ai servizi ecologici con un apposito contenitore che raccoglierà gli escrementi: dopo averlo sigillato, alla presenza di un vigile, sarà inviato agli uffici di Napoli dove è depositato il database con il dna degli animali e non appena individuato scatterà la multa nei confronti del proprietario che va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. “Possiamo già dire che applicheremo il massimo delle sanzioni – conclude Ciro Lembo – e in questo modo la multa consentirà al Comune anche di recuperare la somma che ha dovuto effettuare per la mappatura del dna del cane”.