(fonte: ANSA) – CAPRI (NAPOLI), 1 SET – L'isola azzurra diventa arcobaleno.
«Capri Rainbow» è il tema della kermesse dedicata al turismo gay che, da
venerdì prossimo, vedrà per tre giorni iniziative culturali, dibattiti,
spettacoli e altri eventi nel segno della vacanza delle persone omosessuali:
un tema che – dice il giornalista Alessandro Cecchi Paone, tra i
protagonisti della manifestazione – «in Italia non rappresenta solo una
questione di diritti negati, ma anche una grande potenziale chance di
sviluppo finora ignorata».
Il turismo gay, ricordano gli organizzatori di Capri Rainbow,
rappresenta il 7 per cento dell'intero giro d'affari dell'industria delle
vacanze. «Località prestigiose di tutto il mondo, da Miami a Ibiza, da Tel
Aviv ad alcune isole greche – sottolinea Cecchi Paone – hanno considerato il
turismo gay come una risorsa, e hanno legato il proprio sviluppo a una
cultura dell'accoglienza e dell'integrazione capace di far sentire a proprio
agio tutti, etero e omosex. L'Italia, pur di non risolvere le sue
contraddizioni, rinuncia a una straordinaria occasione di rilancio di un
turismo che arranca».
Centinaia le presenze attese sull'isola. Il programma prevede musica
live, proiezioni di film, reading di poesie, gite e passeggiate
enogastronomiche. Cuore della kermesse il centro Paradiso di Anacapri.
Cecchi Paone modererà poi un confronto sul «gay friendly» sabato 7
settembre, nella sala congressi del Capri Palace Hotel, tra albergatori,
ristoratori, operatori del settore. L'auspicio è la diffusione in Italia di
«quel minimo che consenta – rileva il giornalista – di far sentire i gay a
proprio agio e ben accolti». Ad esempio bandiere arcobaleno all'esterno di
alcuni hotel, bar e ristoranti, oppure lidi dedicati «in cui potersi
scambiare liberamente effusioni senza disturbare quelli che, ogni tanto,
protestano».
Capri ha una lunga storia di accoglienza nei confronti
dell'omosessualità. Le polemiche di alcuni consiglieri comunali sul
patrocinio all'iniziativa sono durate poco, ora l'isola si prepara al
«rainbow» in un clima sereno. «I capresi non hanno mai posto veti o barriere
ai propri ospiti», ribadisce il sindaco Ciro Lembo. «Questo non è un gay
pride, ma un momento di vacanza per tanti turisti che hanno scelto di
visitare l'isola dal 6 al 9 settembre. Il patrocinio è stato dato, così come
ad ogni evento che sia in linea con le nostre abitudini e tradizioni. La
storia di Capri è ricca di presenze diverse, e molti di questi ospiti ci
hanno lasciato grandi pagine di letteratura ed opere artistiche di
inestimabile valore».
Fernanda Speranza, commissario dell'Azienda di Soggiorno e Turismo,
ricorda che l'evento è stato ideato e promosso proprio sull'isola, con
l'organizzazione da parte di un manager caprese, Costanzo Sorrentino: «È una
delle tante facce del turismo organizzato tipico della società moderna».
Caterina Miraglia, assessore alla cultura della Regione, rileva che «il
turismo è cultura e come tale va rispettato. Con questa manifestazione Capri
si conferma come isola di espressione diretta della libertà, ma che riesce a
mantenere sempre la sua identità in ogni occasione». (ANSA).