Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Overtourism a Capri, con questo ritmo si supera la media delle ventimila persone al giorno, il territorio rischia di scoppiare. E’ vivo più che mai il dibattito tra gli operatori sulle scelte da adottare per rendere sostenibile il futuro del turismo isolano. Il problema da affrontare secondo gli addetti ai lavori è innanzitutto quello di accosti e sbarchi. La chiave di lettura principale, infatti, se si vuole entrare nel pieno delle criticità che investono lo scoglio caro all’imperatore Tiberio è la somma degli accosti, tra quelli ordinari al porto di Marina Grande e quelli straordinari ai quali aggiungere, inoltre, le imbarcazioni che a vario titolo arrivano a Marina Piccola. Insomma un totale che può anche arrivare a quota ottanta, che, con una stima al ribasso, sarebbe di trecento persone a naviglio, e quindi ventiquattromila persone al giorno. Sull’argomento va aggiunto, poi, un capitolo sul contributo di scopo, l’ex tassa di sbarco, che dovendo applicare l’accordo stipulato tra comune di Capri e compagnie di navigazione prevede un report mensile con la specifica dei passeggeri trasportati, distinguendo residenti, disabili, omaggi, non residenti e sul quale dovrebbero essere effettuate verifiche mensili.