Anna Maria Boniello – Capri – In virtù dell’ accordo siglato la scorsa settimana tra il Comune di Capri ed il Polo Museale della Campania resteranno aperti per tutti i giorni della settimana, con orario prolungato dalle 10 alle 18 (nei mesi estivi dalle 10 alle 19), i due siti monumentali più importanti dell’ isola: gli scavi archeologici di Villa Jovis, la domus dell’ Imperatore Tiberio e la Certosa di San Giacomo, il complesso monumentale trecentesco più grande e più importante dell’ isola. Due attrattori significativi ed importanti per i flussi turistici italiani e stranieri che vanno alla scoperta dell’ isola. E non solo delle sue bellezze naturali, ma anche della storia. L’ accordo siglato, che impegna direttamente anche il Comune di Capri, prevede per Villa Jovis non solo il prolungamento degli orari, ma anche il protrarsi dei mesi di apertura sino al 31 dicembre, così come, allo stesso modo, la Certosa di San Giacomo. I nuovi orari entreranno in vigore da venerdì 13 maggio, ed entrambi i siti resteranno chiusi per la sola giornata di lunedì, come avviene per tutti i musei italiani. All’ interno del protocollo – che vede la sinergia tra il Comune ed il Polo Museale – è sancito che negli stessi siti il Comune di Capri potrà svolgere manifestazioni ed eventi culturali ad accesso gratuito, sempre rispettando i principio che sia Villa Jovis sia la Certosa restano nelle competenze del Polo Museale della Campania per tutte le attività di conservazione e restauro. Ed è proprio grazie al sostegno diretto del Comune, che ha consentito un orario prolungato e più consono di quelli precedenti, che sia i vacanzieri stanziali, sia quelli giornalieri che vorranno visitare gli scavi di Villa Jovis – dopo una salita attraverso la contrada di Tiberio della durata di circa 45 minuti – non dovranno più tenere d’ occhio le lancette dell’ orologio ed affrettarsi lungo le ripide stradine, pur di non trovarsi davanti un cancello chiuso, così come è accaduto negli scorsi anni.La Villa, che venne edificata dall’ imperatore Tiberio nel clou del suo regno, dove abitò per circa undici anni, si trova sulla cima del monte che porta il suo nome, a 334 metri sul livello del mare e copre una superficie di 6000 metri quadrati. I resti di quella che fu la più grande domus di Tiberio nel corso del suo impero vennero portati alla luce in varie fasi: prima in epoca Borbonica, sotto il regno di Ferdinando IV; poi, più recentemente, da Amedeo Maiuri che iniziò gli scavi nel 1932. E per poter mantenere fede all’ impegno preso dall’ amministrazione per il prolungamento dell’ offerta turistica oltre i mesi estivi, da settembre in poi i tempi di apertura saranno ridotti solo di due ore, consentendo la visita sino alle 17 per i mesi autunnali di settembre ed ottobre, mentre a novembre e dicembre – con la minore durata della luce giornaliera – dalle 10 alle 16. Diversa la scaletta oraria della Certosa di San Giacomo, il grande complesso monastico che fino agli anni ’60 è stato abitato dai monaci. Un luogo meraviglioso e fuori dal tempo, con il suo chiostrino trecentesco e quello grande della fine del 500, la torre dell’ orologio, il Quarto del Priore, il Museo Diefenbach, la chiesa ed il meraviglioso parco che costeggia il complesso monumentale dal quale si gode una vista mozzafiato che abbraccia i Faraglioni e Marina Piccola. Gli orari concordati per visitare la Certosa, per tutto il periodo estivo, saranno identici a quelli di Villa Jovis, mentre nei mesi invernali di novembre e dicembre gli orari d’ apertura e chiusura sono fissati alle 9 e alle 14, sempre con chiusura il lunedì.
















