Anna Maria Boniello. Capri – Giocano d’anticipo i sindaci dell’isola di Capri Gianni De Martino e Franco Cerrotta, e ieri un documento congiunto firmato dai due primi cittadini e dai presidenti delle associazioni di categoria Federalberghi, Ascom Capri ed Anacapri e Capri Excellence è stato inviato all’Assessorato ai Trasporti della Regione Campania, al Comandante della Capitaneria di Porto e Circomare di Capri e al Prefetto di Napoli, ponendo un serio accento su una problematica che da sempre affligge Capri. Troppi sbarchi nel clou della stagione turistiche e tutti concentrati nelle prime ore della giornata, dalle 9.00 alle 12.30. In poco più di tre ore, una massa imponente di passeggeri sbarca a distanza ravvicinata, quasi contemporaneamente, dicono i sindaci, o con pochi minuti di distanza, da traghetti, aliscafi, motonavi che provengono da tutte le località del golfo. L’isola deve prendere posizione, scrivono i firmatari della nota, chiedendo un intervallo minimo tra gli accosti di 20 minuti per permettere un ordinato ormeggio e consentire il deflusso sicuro dei passeggeri. Venti minuti nell’intervallo nella scaletta oraria basterebbe a ridare all’intera area condizioni di vivibilità, una maggiore mobilità di tutti i flussi turistici in arrivo. “Per evitare che la situazione diventi sempre più grave, scrivono i due sindaci, bisogna evitare quello che è accaduto la scorsa estate, quando abbiamo assistito impotenti ad una massa di folla ed a code interminabili per poter accedere nelle zone centrali dell’isola. Se non poniamo un rimedio – dicono all’unisono rappresentanti di categoria ed amministratori – la situazione rischia di pregiudicare in maniera irreversibile l’immagine turistica dell’isola. Attualmente, il quadro orario vigente – continuano i primi cittadini – nel periodo di maggiore affluenza prevede l’arrivo di oltre 65 mezzi al giorno – con un ormeggio distanziato da meno di dieci minuti e molti addirittura contemporaneamente. Di questi 65 oltre 25 unità navali sono autorizzate a sbarcare fra le 9.00 e le 12.30 del mattino” Ma non solo la distanza degli accosti nella prima parte della giornata viene richiesta dai sindaci, ma anche, unitamente ai rappresentanti delle associazioni, invocano più sicurezza nel porto ed una migliore organizzazione dei collegamenti con l’isola, in particolare in una nuova gestione degli accosti, non solo per i mezzi provenienti dai porti di Napoli e Sorrento, ma anche da altre località. Un nuovo punto che viene posto all’attenzione degli organi sovraccomunali è quello di non utilizzare per l’isola mezzi nautici che abbiano una stazza superiore alle 400 unità. Torna quindi alla ribalta il problema dei collegamenti marittimi fra Capri e la terraferma, e a tale scopo i firmatari del documento hanno chiesto, insieme alla convocazione urgente per discutere dell’argomento, anche la nascita di un tavolo tecnico che sia in grado di discutere l’adeguamento dei provvedimenti normativi in materia di sicurezza delle persone e della navigazione all’interno dell’area portuale. La normativa in corso infatti risale ad oltre quindici anni addietro. Bisogna evitare che il sovraffollamento che si è venuto a creare nel corso dell’anno metta a rischio la sicurezza dei passeggeri. Infatti il movimento portuale in arrivo ed in partenza supera i quattro milioni all’anno con un numero di oltre trentamila corse annue, ed una media passeggeri giornalieri in arrivo e partenza da aprile in poi sui 15.000, e che nei mesi estivi supera in alcune punte massime che superano le 20.000 unità. Nella nota partita stamani dagli uffici comunali i sindaci ribadiscono il carattere urgente della problematica e annunziano una serie di provvedimenti che rientrano nelle proprie competenze, qualora le loro richieste non venissero accettate. Provvedimenti indispensabili – scrivono i due primi cittadini – per garantire l’ordine pubblico, la vivibilità e la sicurezza dell’area portuale.
















