Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri il ritorno delle botteghe artigianali di un tempo. Botteghelle Street, infatti, l’installazione pittorica di Paolo Quaresima che si inaugura domani negli spazi espositivi di Liquid Art System di Franco Senesi a Capri, è un progetto artistico che presenta in una composizione scenografica gli oggetti di uso comune e le botteghe dal sapore antico, come l’olaro, l’ornatore, l’emporio, riprodotti in pittura come fossero ideali fotografie, ovvero in modo sorprendentemente fedele. Da domani, dunque, e sino alla fine del mese di luglio in via Vittorio Emanuele, la strada che conduce alla scintillante via Camerelle, lungo quell’itinerario che ha fatto della moda tout court e dello shopping di lusso sfrenato il culto dell’extra-moderno, si rilancia anche simbolicamente invece quella Capri e quella storia di un tempo, colorata da tante botteghe artigiane e vissuta e amata per le piccole cose, proprio come nelle intenzioni del pittore Paolo Quaresima che vede negli oggetti, anche quelli più semplici, molto più del loro valore d’uso e che considera veri e propri contenitori di memorie. A Capri verranno messe in mostra una porta scheggiata, una caffettiera che reca i segni del tempo, una brocca di latta smaltata, opere di una quotidianità fatta di semplicità e cose vere. Cose di casa che danno luce ad un simbolico teatro silenzioso dove a parlare sono proprio gli oggetti, ognuno con la sua storia, i segni dell’uso e dell’usura. In Botteghelle Street si potrà rivivere nella Capri del 2020, il concetto che ogni elemento sta bene di per sé, ogni tavola può vivere senza le altre o far parte di un’unica opera d’arte. Il progetto pensato e realizzato per Capri nel corso di oltre un anno è stato scelto proprio come ideale inaugurazione della stagione delle mostre e dell’arte sull’isola azzurra. «Dipingo con una tecnica realista, ma sono distante dalla visione realista dell’arte ha spiegato l’artista Paolo Quaresima che ha realizzato l’opera prima, dopo e durante il lockdown, pensando ai vicoletti di Capri e alle botteghe artigiane – dipingo atmosfere a tratti surreali, ma non sono sicuramente surrealista. Amo astrarre dal tempo, con un atteggiamento mai nostalgico, ma che vuole narrare un racconto dell’oggi e di una volta, un continuo presente».