Fonte: Rainews.it
Servizio di Annalisa Angelone – Montaggio di Giacomo Di Staso
A Capri, meta di teste coronate e star della Belle Epoque, tra il 1908 e il 1910 batteva anche un cuore rosso comunista. Lenin, futuro padre della rivoluzione bolscevica, era tra gli esuli ospiti dello scrittore Maksim Gorkij a Villa Blaesus. Una celebre foto lo ritrae mentre gioca a scacchi con Bogdanov, filosofo e rivoluzionario. Sull’isola vi è uno dei due monumenti dedicati in Italia al fondatore dell’Unione Sovietica, l’altro è in Emilia Romagna. Promosso dal capogruppo del Pci, Teodorico Boniello, in una foto con il leader portoghese Alvaro Cunhal e altre personalità della sinistra, il monumento fu realizzato nel 1968 su commissione dell’ambasciata sovietica a Roma. A 100 anni dalla morte di Lenin, avvenuta il 21 gennaio 1924, il Partito marxista leninista italiano ha organizzato una manifestazione, spostata a Napoli per il maltempo. Ma a Capri ha affidato a un residente l’omaggio al leader comunista. Dall’alto della sua stele nella piazzetta dei Giardini di Augusto, il fondatore dell’URSS contempla i Faraglioni, che per uno scherzo della storia fanno rima anche con rivoluzione.