Fonte: ilmattino.it
Il quindicenne portacolori del New Tennis di Torre del Greco non ha perso neppure un set nel torneo di Silver Mele Pulsa fortissimo la passione per il tennis sull’isola di Capri. Merito di un club che ha cementato l’attività a tutti i livelli attorno alla professionalità e alla dedizione di Peppino Di Stefano . Maestro e arbitro internazionale con cinquant’anni di esperienza: oltre 5mila partite internazionali, due Olimpiadi, Los Angeles e Seoul , 25 edizioni degli Internazionali di Roma e 13 finali, 75 partite di Coppa Davis , componente dell’unica terna italiana che ha arbitrato la finale di questo torneo. Suo nonno era il responsabile del Tennis Club Capri nel 1926, legacy familiare che continuò con il padre, e poi Peppino, oggi affiancato dal figlio Giovanni. Dovuta la premessa per lasciar intendere al lettore la qualità altissima del contesto che gli appassionati provenienti da tutto il mondo incontrano sui campi dell’isola. E’ stato così anche per i partecipanti alla sesta edizione del Memorial Giuseppe Breglia – Trofeo Isola di Capri che ha mostrato un livello tecnico e agonistico di tutto in rispetto, in linea con la tradizione del club. Nella parte alta del tabellone Marcello Longano , under 16 e 3.1 del ranking nazionale tesserato per il New Tennis di Torre del Greco , vinceva agilmente il suo match di semifinale contro il padrone di casa Augusto Castellano (4.2), con il punteggio di 6-2 6-3. Identici l’andamento e lo score anche nella parte bassa dove invece si ergeva a protagonista l’alfiere del Tennis Club Napoli Francesco Angrisani , giustiziere di Roberto Mellino (4.2), anche lui del Capri. Si arrivava così al giorno della finale con tante aspettative da parte del folto pubblico presente sul campo numero uno del sodalizio isolano. A spuntarla, mostrando già solidità e piglio da veterano, è stato il quindicenne Longano, in virtù di due break decisivi che hanno fissato il punteggio sul doppio 6-4 . Il ragazzo promettente che si allena nell’ampio vivaio di Torre del Greco aveva eliminato nei quarti anche Giuseppe Angrisani , rientrato alle gare quest’anno con un ruolino di marcia impressionante che gli ha consentito il balzo in pochi mesi da 4.3 a 3.2 delle classifiche italiane. La partita conclusiva del Memorial Breglia è stata soprattutto caratterizzata da grande correttezza e sportività: merito evidente del finalista che, malgrado un fastidioso risentimento muscolare che ne ha limitato il servizio, è rimasto in campo per lottare fino all’ultima palla disponibile. Longano e Angrisani sono poi stati premiati nella serata successiva, quella dedicata al saggio che Peppino e Giovanni Di Stefano con i collaboratori del nutrito staff tecnico dedicano ai tanti allievi della scuola. Tantissimi sorrisi e sano divertimento in uno dei posti più belli al mondo, arricchiti dagli aneddoti interminabili di quel gran libro che è Peppino Di Stefano. Una carriera di arbitro iniziata con un’audace alzata di mano allorquando, giovanissimo giudice di linea agli Internazionali di Roma , rispose alla proposta del coordinatore, il maestro Bartoni , che chiedeva se qualcuno volesse provare ad arbitrare. Da allora non ha più smesso di tenere l’occhio puntato sulle linee, con lo stesso garbo che oggi accarezza gli ospiti del Tennis Club Capri