Fonte: Metropolis
di Marco Milano
“Capri è un’isola amata da tutti, e qui i ministri potranno gustare anche la straordinaria cucina caprese”. Il vicepresidente del consiglio italiano e ministro degli esteri Antonio Tajani da buon padrone di casa ha accolto idealmente l’arrivo dei suoi colleghi con un messaggio che omaggia Capri, la sua tradizione a tavola unita alla bellezza mozzafiato riconosciuta nei cinque continenti. E così un’isola in versione inedita, strettamente sorvegliata dalle forze dell’ordine, si presenta, comunque, nella sua veste che ne ha fatto da sempre località del mito, amata e desiderata, per la sua cartolina eternamente vacanziera. “Una vita in vacanza”, dunque, per l’isola che sta vedendo lo sbarco dei grandi della terra, ma che ha dovuto riorganizzarsi in queste ore, con una serie di dispositivi e provvedimenti che hanno cambiato le abitudini di residenti e pendolari per questa tre giorni. I turisti arrivano in piena tranquillità, però, nelle foto ricordo tra piazzetta e dintorni, può capitare che “nello sfondo” ci possa essere qualche persona in divisa chiamata a presidiare il centro di Capri. E per i capresi che sono soliti passeggiare privi di documenti, in questi giorni la raccomandazione dei parenti e amici più accorti è soltanto una: “non dimenticare di portare la carta d’identità”. Ai varchi, infatti, che delimitano le zone interessate dalla riunione G7, l’accesso è off limits se non si è autorizzati e/o accreditati, e, quindi residenti e operatori, si sono organizzati per l’identificazione che consente, poi, una circolazione agevole nelle strade coinvolte dalle ordinanze straordinarie. E il blasone di isola dalla “straordinaria cucina” declamata e decantata da Antonio Tajani è stato confermato dallo stesso vicepremier che al suo sbarco ha fatto il suo pit-stop al ristorante “da Paolino” sotto la limonaia di Palazzo a Mare dove c’è stata la prima tappa per gli ospiti dell’evento mondiale. Tra i commensali anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e a tavola i patron dello storico ristorante caprese, Lino, Michela e Arianna, hanno fatto servire una variegata serie di assaggi, dalle polpette di totani e patate, alla “bomba Paolino”, dalla parmigiana di melanzane, ravioli al limone, plateau di crudités di pesce e gamberetti. E se insieme a deliziare il proprio palato con i manicaretti, gli speciali ospiti capresi hanno potuto anche godere di un panorama unico per bellezza e suggestione, nonostante il meteo di ieri non fosse particolarmente clemente e anzi piuttosto avaro di sole e colori primaverili, si può veramente dire che venire “per lavoro” a Capri, per i big della politica estera mondiale è stato sicuramente un piacere per tutti.