Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Lavoratori del settore turistico senza il bonus dei 600 euro di marzo. «Scandaloso». Ai cosiddetti stagionali sono arrivate in molti casi amare sorprese, domanda respinta e sostegno economico perduto. Colpiti capresi, ischitani, ma più in generale tanti che operano in località a vocazione turistica disseminate lungo tutto lo Stivale. A Capri Patrizio Messercola dal gruppo lavoratori pendolari stagionali capresi aveva già evidenziato le contraddizioni di tutto quanto era contenuto nelle misure governative a presunto sostegno degli stagionali. «E’ priva di senso la suddivisione della tipologia produttiva aveva spiegato Messercola – qui tutte le imprese e tutti i lavoratori sono legati in maniera indissolubile al turismo, compresi i tantissimi lavoratori facenti parte dell’indotto a cui il decreto non fa riferimento. E’ opportuno che si tenga conto della peculiarità di tali aree a totale vocazione turistica con l’estensione degli stessi diritti per tutti». Le richieste di bonus di marzo respinte sarebbero tutte quelle che riguardano stagionali del turismo assunti tramite le agenzie di lavoro e non dalla stessa azienda. Dall’isola dirimpettaia, Ischia, Gennaro Savio che guida il Pciml ha definito il fatto scandaloso stigmatizzando senza mezzi termini la beffa subita. Una situazione che potrebbe rivelarsi esplosiva per le famiglie che a distanza di due mesi si sono trovati a fare i conti con l’amara sorpresa, alla quale a Capri si è pensato di far fronte riconoscendo bonus comunali ai dimenticati dalla manovra straordinaria di Palazzo Chigi. Insomma, una vera e propria emergenza quella economica dovuta alla pandemia che rischia di mettere in ginocchio in tutta la Campania migliaia di famiglie. Anche perché proprio nel settore ricettivo affiora la sensazione che soltanto tra qualche anno si potrà tornare a numeri importanti per i flussi come prima che arrivasse il Covid.