Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Anacapri Viva!. Anche quest’anno nel comune alto dell’isola azzurra ci sono state iniziative per celebrare la settimana Viva!, la campagna di sensibilizzazione nata con l’obiettivo «di diffondere in Italia la conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare (Rcp)». Un progetto nato nel 2013 grazie ad Italian Resuscitation Council (Irc) che ha raccolto l’invito dell’Unione Europea e di European Resuscitation Council (Erc). La mission è quella di attuare varie iniziative locali e nazionali, durante le quali i volontari di Viva! fanno conoscere «al maggior numero di persone possibile cos’è un arresto cardiaco, come si riconosce e quali sono le manovre da iniziare subito per salvare la vita di chi ne è colpito: manovre semplici e sicure che ognuno di noi può imparare ed eseguire anche se non è un professionista della salute». E uno dei momenti più significativi della Settimana Viva! è rappresentato proprio dalla Giornata Internazionale della Rianimazione Cardiopolmonare. L’evento anacaprese è stato ospitato tra la sala Cacace del Centro Paradiso per le lezioni frontali teoriche e Piazza Cerio per le sessioni pratiche con simulazioni dei vari scenari di rianimazione. E la full immersion per imparare con lezioni teoriche e pratiche le manovre di rianimazione cardiopolmonare ad Anacapri sono state l’occasione per formare «decine di persone sui principi della rianimazione cardiopolmonare anche in epoca covid come spiegato dal comune di Anacapri attraverso le proprie pagine social istituzionali – sull’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno (Dae) e sulle manovre di disostruzione». Il comune di Anacapri ha, dunque, rinnovato per il secondo anno l’appuntamento con il giorno dedicato alla rianimazione cardiopolmonare dopo aver effettuato di recente l’installazione di altri cinque defibrillatori semiautomatici. Cinque nuove apparecchiature in località Grotta Azzurra, Faro, Cetrella, Vigna e sull’auto in dotazione alla Polizia Municipale, che si aggiungono agli altri cinque che erano già stati attivati in precedenza per rendere il territorio isolano sempre più cardioprotetto.


















