Fonte: Metropolis
di Marco MIlano
CAPRI – A Capri priorità alla partenza per chi ha prenotato un soggiorno o è proprietario di “seconda casa”, intanto ancora turisti e percentuali di occupazione record mai registrate prima nel mese di ottobre. Allo studio tra le ipotesi della riorganizzazione turistica futura dell’isola azzurra ci potrebbe essere quella di “distinguere” all’imbarco la motivazione e la durata della venuta sullo scoglio di Tiberio. E’ questa una delle idee sul tavolo per le prossime stagioni turistiche se si vuole andare verso la direzione di un territorio sostenibile e “resettato” per offrire agli ospiti una vacanza che non sia fatta sempre e solo di file sotto al sole e attese ovunque. Una Capri, che, come un tempo, possa rappresentare quell’oasi paradisiaca dove trascorrere l’agognata vacanza lontano dallo stress della metropoli e dei ritmi frenetici. E se tra le criticità registrate negli ultimi anni c’è quella del viavai a dir poco caotico e complesso in alcune ore del giorno nei mesi estivi sulla tratta tra Capri e la terraferma, una prima soluzione da prendere in considerazione è l’imbarco garantito (oltre a residenti e lavoratori pendolari ovviamente), ad ospiti di strutture alberghiere ed extralberghiere e proprietari di seconde case, e poi, a seguire, in base ad una sorta di numero totale calcolato sui navigli in programma ogni giorno, l’emissione di ticket per turisti mordi e fuggi o comunque escursionisti che ripartono nella stessa data del loro arrivo. Intanto ottobre di beltempo sulla terra dei Faraglioni e, a dimostrazione che si può allungare la stagione turistica, sono da record i dati in fatto di percentuale di occupazione, se si considera che l’autunno “è entrato” ormai da diversi giorni a far parte anche del calendario caprese. Fortunatamente per operatori e categorie, anche di questi periodi tanti turisti, soprattutto statunitensi, continuano a sbarcare sull’isola azzurra.