Fonte: Il Mattino – 7 giugno 2025
di Antonino Pane
Il presidente di Federalberghi Capri protagonista «I vincoli? Sembrava impossibile, decisiva l’unità»
Il riconoscimento è arrivato chiaro e pubblico: è stato il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta, a sottolineare che il passo decisivo in avanti, quello che porterà all’istituzione dell’Area Marina Protetta Isola di Capri, lo si deve al presidente di Federalberghi Capri, Lorenzo Coppola. Cerrotta si riferisce al convegno che raduna a Capri i massimi esperti del settore, proprio su iniziative di Coppola. Presidente, aveva intuito che c’erano margini? La sua è stata iniziativa lungimirante. «Avevo capito che si poteva fare. Che le posizioni dei due comuni, quello di Capri e quello di Anacapri, non erano così distanti come sembrava. Allora ho pensato di riunire gli esperti, i dirigenti del Mase, quelli dell’Ispra e i nostri amministratori. Dopo aver discusso a Capri, si sono dati appuntamento a Roma nelle sedi istituzionali. Da Roma, ieri, è arrivata la tanta attesa schiarita. L’Area Marina Protetta di Capri si farà e c’è pieno accordo tra il sindaco di Capri, Paolo Falco e quello di Anacapri, Franco Cerrotta». Eppure le posizioni sembravano così distanti. «È vero. Ma è anche vero che è bastato mettere sul tavolo un denominatore comune, salvaguardia e godibilità. Ecco, il ragionamento ruota tutto intorno a queste due parole che poi sono l’essenza della stessa istituzione di una Amp. Mummificare non serve, dobbiamo proteggere la bellezza di quest’isola, la sua biodiversità ma, contemporaneamente, dobbiamo consentire di goderla. Una sfida importante a cui tutti dobbiamo partecipare, a cui tutti dobbiamo dare il nostro contributo. Io sono certo che anche chi lavora sul mare per fare il giro dell’isola; anche chi porta i turisti alla Grotta Azzurra; anche chi vuole portare i turisti ai Faraglioni, va coinvolto in questa nuova fase di consapevolezza e di tutela. Difendere l’isola oggi vuol dire garantire lavoro ai figli domani. Dobbiamo essere noi capresi i primi guardiani del nostro patrimonio. Lo dobbiamo difendere senza rinunciare a mostrarlo. Una bella sfida che insieme dobbiamo vincere». La svolta ha riguardato soprattutto i Faraglioni, il simbolo di Capri nel mondo. «Certamente i Faraglioni sono sempre stati al centro del dibattito. Le prime delimitazioni parlavano di zona di rispetto totale, definita con la lettera A. Il che avrebbe significato divieto assoluto anche di avvicinarsi a nuoto. Abbiamo ragionato, valutato, sentito tanti pareri. Alla fine è prevalso il buon senso: i Faraglioni sono il marchio di eccellenza, Capri vive di questo. Tutti manifestavano l’esigenza di proteggerlo; al contempo tutti sottolineavano la necessità di utilizzare l’infinito valore aggiunto di questo marchio. E allora ecco la proposta che ha messo tutti d’accordo, i Faraglioni compresi in un’area BS, un’area di tutela speciale. Niente transiti di barche a motore o ancoraggi, ma la possibilità di arrivare a nuoto, in canoa, con barche a remi. Insomma tutela integrale ma godibile». Presidente un’Amp deve essere anche gestita. Servono persone esperte e linee di indirizzo. Federalberghi è pronta a dare il contributo? «Le regole per la gestione saranno contenute nell’atto di istituzione. Vorrei che non si arrivasse a un compromesso del tipo Capri guarda alla costa di Capri e Anacapri alla sua. Sarebbe bella una gestione condivisa da parte di tutti». Anche di Federalberghi? «Adesso dirò una cosa che non piacerà a tanti, ma sarebbe un vero segno di partecipazione dell’isola nella difesa dell’isola. Mi piacerebbe che l’Amp fosse guidata da un Consorzio tra i due comuni e in cui fossero inclusi anche operatori, imprenditori e quanti operano per la salvaguardia e la tutela dell’Isola. Sarebbe un bel segnale per i giovani». Si riferisce anche ai controlli? «A tutti. Per esempio, l’area BS dei Faraglioni va gestita e controllata. Bene, perché non impiegare, ad esempio, una cooperativa di barcaioli capresi che, oltre a controllare potrebbero avere in gestione canoe da affittare o tavole di surf? Ecco l’Amp potrebbe diventare un volano per impiegare giovani che potrebbero vivere della difesa della loro isola».