Fonte: Il Mattino
di Daniela Ricci
La costante rielaborazione della forma astratta da parte dell’ artista, resa attraverso matericità di segni e impasto di colori, azzera i confini tra l’ oggetto creato e il pensiero progettuale: la stesura pittorica è fatta di seducenti colori oro e terra, rossi, neri drammatici e densi, ma anche bianchi pastosi e più solari gialli e verdi, offerti attraverso linee di colore intermittenti e graffi impressi con forza liberatoria. Diciotto tavole quadrate di dimensioni variabili, percorrono le pareti della galleria con un ritmo che diventa una danza di colori fort. Volpe fin dalla sua infanzia ha seguito le orme del padre, quel Salvatore Volpe figura di spicco della scuola pittorica Flegrea 1950/1970, e si è dedicata con passione ai diversi aspetti creativi che sottendono all’ arte, tra cui il restauro pittorico, per poi trovarsi con il proprio cavalletto a dipingere «en plein air» i suggestivi e scorci della costa Flegrea.
Ma ben presto sviluppa una poetica tutta sua, incentrata sull’ armonia tra forme e cromatismi forti.
`Palazzo Manalesti, piazzetta Cerio 3, Caprì