Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Sicurezza, rispetto per gli animali, tutela dell’ambiente, attenzione per i fragili, il sindaco di Capri Paolo Falco dice no ai fuochi di artificio. Si avvicina l’ultimo dell’anno e il primo cittadino isolano ribadisce attraverso una campagna informativa la scelta di dire basta ai botti di Capodanno. Quattro i motivi per spiegarlo. Il primo fa riferimento alla sicurezza. “I fuochi d’artificio, anche se maneggiati con la dovuta attenzione – ha spiegato il sindaco di Capri Paolo Falco – possono essere estremamente pericolosi e causare gravi incidenti che coinvolgono non solo chi li accende ma anche chi si trova nelle vicinanze”. Inoltre, rispetto per gli animali. “Gli effetti sonori dei fuochi d’artificio – aggiunge il primo cittadino – hanno un impatto devastante sugli animali, poiché non sono in grado di comprendere la natura di questi rumori. Questo può avere conseguenze drammatiche sulla loro salute mentale e fisica”. Una specifica ordinanza sottoscritta dal sindaco di Capri, poi, prevede il divieto tassativo e assoluto su tutto il territorio comunale sino al prossimo 6 gennaio “a chiunque di far esplodere, lanciare e accendere fuochi d’artificio, petardi, mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici di vario genere e di qualsiasi tipo – è scritto nel provvedimento – compresi quelli ad effetto illuminante, anche se di libera vendita”. Lo stop, “fatto salvo che il fatto integri gli estremi di uno o più illeciti penali, l’inosservanza alla disposizione è punita con una sanzione amministrativa” dispone multe sino a cinquecento euro. “Fermi restando i divieti e le sanzioni previsti dalla legge ordinaria – viene precisato – le violazioni al provvedimento comportano il sequestro del materiale pirotecnico utilizzato e la successiva confisca”. Il comune di Capri ha, inoltre, diffuso un messaggio dove si vedono raffigurati un cane e un gatto terrorizzati e la dicitura “Io dico no ai botti di Capodanno”.


















