Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Una nuova luce per illuminare la storia di Capri e i suoi fasti imperiali. I Musei e Parchi Archeologici di Capri, infatti, che gestiscono la Certosa di San Giacomo con il Museo Archeologico di Capri, Villa Jovis, Casa Rossa, la Villa di Damecuta, Grotta Azzurra e la Villa di Gradola, hanno appena dato il via ad un cantiere a Villa Jovis. La più importante delle ville di Tiberio che secondo le ricostruzioni rappresentava di fatto anche il palazzo di governo dal quale dirigeva “a distanza” Roma verrà vista dal pubblico con un nuovo light design. Un finanziamento della società Terna ha consentito la realizzazione di un “progetto di illuminotecnica artistica – si legge nella nota – che valorizzerà alcuni punti del Palazzo di Tiberio, in particolare il famoso faro proiettato verso Punta Campanella e visibile anche dal centro di Capri, l’ambulatio vale a dire l’antica passeggiata che conduce al ‘salto di Tiberio’e infine i percorsi di visita con la chiesa di Santa Maria del Soccorso. Una suggestiva immagine dell’antica residenza imperiale che a breve potrà essere fruita anche negli orari serali o essere osservata dall’esterno”. L’intervento avrà una durata di settanta giorni e fa parte di un vero e proprio programma di progetti in corso e in fase di avvio per il restauro, il miglioramento della fruizione, e la valorizzazione di Villa Jovis, oggi uno dei parchi archeologici dell’isola azzurra. Oggetto di scavi dal Settecento, fino alla più recente sistemazione museale operata da Amedeo Maiuri, Villa Jovis viene definita come “uno dei monumenti più significativi della storia di Capri”. I lavori sono diretti dal direttore delegato dei Musei e Parchi Archeologici di Capri Luca Di Franco e dal direttore dei lavori Carolina De Camillis, che ne ha curato anche la progettazione.



















