Anna Maria Boniello. Capri – E’ partita da Capri con direzione Betlemme la delegazione, composta da rappresentanti delle istituzioni, guidati dal Sindaco Ciro Lembo e dall’Assessore alla Cultura e Vicesindaco Marino Lembo e della comunità ecclesiale guidati dal parroco Don Carmine del Gaudio, per siglare il gemellaggio tra l’isola di Capri e la città di Betlemme, la culla della cristianità in Terra Santa. L’iniziativa è partita da Capri nel mese di Giugno, quando sull’isola arrivò Padre Ibrahim Faltas, l’economo custodiale e parroco di Gerusalemme per ricevere un premio speciale nell’ambito della V edizione del Premio Biagio Agnes. Il frate francescano noto anche per aver vissuto e partecipato alle luttuose vicende del conflitto fra israeliani e palestinesi durante l’assedio armato alla basilica di Betlemme nel 2002. In quell’occasione il frate francescano ha messo in atto tutte le sue qualità di mediatore ed attraverso il dialogo riuscì in quella drammatica situazione a trovare una mediazione tra le due parti in conflitto. A Capri, il francescano di origine egiziana si incontrò con Don Carmine del Gaudio, parroco moderatore dell’isola di Capri ed il sindaco della città di Capri Ciro Lembo, ponendo le basi del gemellaggio fra le due località che, come si legge nella delibera approvata all’unanimità nel Consiglio Comunale, sono unite dalla figura di un illustre cittadino caprese, padre Serafino Cimino, un francescano a cui è dedicata una strada del centro storico di Capri, che nel 1914 fu custode di Terrasanta nel convento di San Salvatore in Gerusalemme. Padre Serafino Cimino avviò un’intensa opera diplomatica per difendere la missione francescana dalle insidie dei Turchi e dei Tedeschi, che in quell’epoca minacciavano di occupare le chiese e conventi di Gerusalemme. Il francescano caprese, sfidando il pericolo, arrivò a Costantinopoli, l’attuale città di Istanbul e riuscì ad ottenere dal governo dell’epoca il decreto che sanciva il rispetto dei luoghi sacri della cristianità, compresa la città di Betlemme. Padre Serafino rassicurò con la sua opera Papa Benedetto XV sulle sorti dei cristiani in Terrasanta. La storia da padre Ibrahim è stata rappresentata al sindaco di Betlemme, Vera Baboun, unica donna a rivestire il ruolo di primo cittadino nei paesi orientali, che nel mese di luglio scorso fece approvare l’ordine del giorno al consiglio comunale di Betlemme. Lo stesso iter burocratico è stato portato avanti dal consiglio comunale di Capri che ha approvato la delibera all’unanimità nella seduta dello scorso mese di settembre ed oggi l’isola azzurra, a pari di altre città italiane che vantano il gemellaggio con Betlemme, entra tra quei luoghi simbolo di pace per tutte le religioni monoteiste in un’area continuamente tormentata da conflitti e da focolai di guerra. Nel corso del gemellaggio, che sarà ufficializzato con un protocollo d’intesa, particolare spazio sarà dato all’impegno comune affinché cessino le ostilità e violenze che purtroppo colpiscono indistintamente, uomini, donne, anziane e soprattutto i bambini.

















