di Marco Milano
Se “l’Epifania tutte le feste porta via”, ci resta tutto l’anno la passione per la cucina e i dolci. E oggi in omaggio alla Befana, tradizione molto italiana, evoluzione di un rito pagano legato all’agricoltura e che probabilmente la Chiesa condannando dal Trecento in poi le pratiche pagane, in qualche modo ne ispirò la visione della strega brutta e cattiva, presentiamo il dolce dell’Epifania per eccellenza, ovvero la “Focaccia della Befana”. Stiamo parlando di un dolce lievitato di origine piemontese non troppo difficile da preparare (e ci mancherebbe dopo tutte le fatiche in cucina di questi giorni…) che per i più piccoli si farcisce con monete al cioccolato o confettini colorati, in onore dell’antica storia che vorrebbe dei soldini (dolore ai denti assicurato…) all’interno di questa focaccia.
INGREDIENTI PER IL DOLCE DELLA BEFANA
500 gr. di farina
200 gr. di zucchero
100 ml. latte
100 gr. burro
2 uova
Lievito
Canditi misti
Granella di zucchero
Gocce di cioccolato
Monete di cioccolato o confettini
PREPARAZIONE PER IL DOLCE DELLA BEFANA
Scogliere il latte tiepido con il lievito poi impastare con la farina. Quindi aggiungere uova, burro e zucchero precedentemente miscelati tra loro e amalgamate per bene il tutto in un unico preparato al quale poi unirete canditi e gocce di cioccolato. L’impasto ottenuto in una forma tonda andrà poi avvolto in una pellicola lasciandolo per qualche ora a lievitare. Riprendete poi l’impasto e stendetelo in una teglia, tagliate con un coltello in tante parti (iniziate dal centro) attorcigliandole su loro stesse. Spargete la granella di zucchero “sopra” la focaccia e portatela a cottura in forno a duecento gradi per venticinque minuti circa. Appena sfornata fate una piccola incisione e inserite uno dei “simboli” di cioccolato sopra indicati per celebrare l’antica tradizione dei soldini. La focaccia della befana si conserva morbida e dopo il tradizionale 6 gennaio, potrà continuare ad essere colazione o merendina pomeridiana per almeno quattro-cinque giorni. A conclusione del nostro speciale dedicato alla Befana va detto che la giornata, ovviamente, è simboleggiata anche dal carbone dolce, dai “befanini”, i biscotti toscani di pasta frolla a forma di calza, stella e altri simboli della ricorrenza e soprattutto in Veneto dalla “pinsa de la marantega”, un pane dolce lievitato aromatizzato alla grappa e farcito con uva sultanina, fichi secchi, pinoli e arancia candita. Se valichiamo i confini nazionali si scopre che in Spagna la storia della cucina affida la tradizione dell’Epifania al “roscòn de reyes” ovvero una soffice ciambella dei Re Magi decorata con frutta candita, mentre in Grecia si onora la “vasilopita”, una focaccia simile a quella italiana della Befana, ma caratterizzata all’interno dalla presenza di mandorle e semi di sesamo. Pane lievitato dolce anche in Svizzera per la Befana vale a dire il “dreikönigskuchen” che si prepara però unendo tante “palline” mentre in Francia, infine, si prepara la “galletta dei re”, ovvero una galletta ripiena di marmellata alla frutta e con pezzetti di frutta secca a richiamare la tradizione dei soldini di cui sopra.