Anna Maria Boniello
CAPRI – “A Capri c’è troppo di tutto, troppe barche, troppi turisti, troppi autobus e troppo chiasso”. Attacca così la regina dei cristalli preziosi, Fiona Swarovski, stilista svizzera, che da oltre trent’anni trascorre sull’isola lunghi periodi e non solo in estate nel suo buen retiro, la villa straordinaria con vista nella baia di Marina Piccola, e include a trecentosessanta gradi lo spettacolo dei Faraglioni, dello Scoglio delle Sirene e Punta Mulo. Un nome conosciuto in tutto il mondo per le collezioni dei preziosi cristalli di cui porta con orgoglio il nome e che vengono indossati alla stessa maniera dal jet set e dai teenager come simbolo all’insegna di uno stile inimitabile. E senza volere entrare nelle polemiche dell’ultima ora sul traffico, le ordinanze e la guerra tra i due comuni, Fiona Swarovski con la sua “erre arrotondata” elenca una serie di problemi che appannano ormai da qualche anno i giorni della vacanza a Capri. “Tutte queste cose – riprende la Swarovski – provocano un grave danno all’immagine di un’isola che era conosciuta nel mondo proprio per le sue bellezze, per le sue lunghe passeggiate a piedi, per tuffarsi nelle acque cristalline come quelle che si ammirano dal terrazzo di casa mia e che purtroppo non sono più quelle di un tempo a causa dell’affollamento di barche che ormeggiano in rada. Dopo aver nuotato a lungo – afferma amareggiata Fiona – come faccio ogni giorno a largo mi sono trovata immersa in un mare di plastica tritata che probabilmente era stata scaricata da queste apparecchiature che oggi si trovano sui grandi yacht. A terra poi non ne parliamo. Lungo la strada che porta a via Krupp, nel primo tratto a qualche decina di metri dal cancello che sbarra l’ingresso e che ormai è chiuso da mesi e che vieta la possibilità di godere di una passeggiata unica e straordinaria, si trovano bidoni per la raccolta dei rifiuti stracolmi da giorni che insozzano la strada senza che nessuno provveda a svuotarli e ripulire quella che è considerata una delle più belle strade del mondo. A questo poi devo aggiungere che da maggio anche l’illuminazione pubblica nei dintorni è spenta. La vista di tutto ciò mi amareggia e mi indigna. Via Krupp era per me la passeggiata abituale per raggiungere a piedi il centro di Capri, con i miei quattro figli, (tre avuti dai precedenti matrimoni Arturo, Nicholas, Tayla e l’ultima di nove anni, Tara, nata dal matrimonio con l’ex ministro austriaco delle finanze Karl Heinz Grasser) e i miei cani che si sentivano liberi e come me lo facevano tutti gli abitanti di Marina Piccola”. Per me che amo passeggiare è un enorme mancanza ed ogni sera – continua lady cristallo – verso le 18 prendo un taxi per salire ad Anacapri con i miei cani e vado ad Anacapri per salire a Cetrella. Un luogo magico, mistico, unico, dove regna il verde e il silenzio. Quel silenzio e quella pace che prima si trovava a Capri e che adesso è impossibile trovare ovunque. Ora con migliaia di persone che sbarcano ogni giorno per visitare Capri e, è impossibile ritrovare quelle stesse stradine nitide e pulite degli anni Novanta. Purtroppo non si può colpevolizzare il turista, giustamente ognuno ha il diritto di visitare Capri però bisogna creare le condizioni per farlo. Nelle stradine panoramiche ma anche a Marina Piccola non si trova un cestino per raccogliere i rifiuti nemmeno a pagarlo. Io che esco sempre con i miei cani con paletta e sacchetto devo tornare a casa per non insozzare la strada”. E’ per Fiona Swarovski che della bellezza, dell’eleganza e dello stile ne ha fatto una filosofia di vita, tanto da laurearsi proprio in storia dell’arte, e prima di disegnare i suoi gioielli e fondare la sua linea di moda, ha frequentato la “Parson School of design” di New York, ed ha ora lanciato il suo brand “Fiona Winter Studio”, continua i suoi “cahiers de doléances” sulla trasformazione antropologica dell’isola. “Sono arrivata a Capri trent’anni fa e per me resta l’isola più bella del mondo – riprende la Swarovski e vorrei che si ritornasse a vivere quelle emozioni di una volta. Non credo che vogliamo far diventare Capri una ‘Ibiza 2 la vendetta’. Un’enorme discoteca all’aperto dove tutto e tutti possono fare quello che vogliono, rompendo i timpani con musiche assordanti da locale notturno sino a tarda notte. Feste nelle case e nelle ville, in strada, in spiaggia e in ogni angolo dove non vengono più rispettate norme e regole. Sono problemi semplici da risolvere e se non si mette mano a queste cose Capri diventerà appunto solo una località come tante. E per godere il suo fascino bisogna attendere che l’isola si svuota. Non ci vuole molto a pulire il mare e ad evitare che le barche insozzino il mare, indirizzare in diversi itinerari i gruppi turistici per evitare che si trovino tutti allo stesso posto alla stessa ora”. E dalla vacanziera più glamour dell’isola che viene definita un modello di bellezza e di eleganza dopo aver elencato i mali che affliggono la sua Capri arriva anche la ricetta per curarla e riportarla all’antico splendore che rischia di appannarsi per sempre. “Basta poco per riprenderci le nostre passeggiate, tenere pulite le stradine, riportare in ogni angolo la quiete e il silenzio. Accogliere i turisti anche giornalieri in maniera adeguata e non così numerosi. Pulire il mare e le coste e punire fortemente chi li insozza e rendere vivibile la vita dei vacanzieri e degli isolani sia sulle strade carrozzabili che quelle interne al territorio dove non è più possibile fare in alcune ore una passeggiata in pace. E soprattutto – conclude – la vacanziera famosa di Capri – riaprite via Krupp, la passeggiata più bella del mondo”.

















