Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Novantatré anni festeggiati a Capri, l’isola azzurra come i colori del suo Napoli. Corrado Ferlaino, storico patron del Napoli dei primi due scudetti e dei trofei internazionali ha scelto la sua patria d’adozione per spegnere anziché novantatré, una sola grande candelina per il suo compleanno insieme alla compagna Roberta Cassol. Grintoso e ruggente, in grande forma ancora oggi, come sempre, Corrado Ferlaino ha voluto che fosse il Grand Hotel Quisisana, alla “Colombaia” l’elegante ristorante ai bordi piscina dell’esclusivo cinque stelle lusso, perla della ricettività isolana, la location per un giorno da ricordare. A tributare con un caloroso applauso un “happy birthday” c’erano anche la figlia Cristiana, Lucia Morgano, proprietaria dell’hotel vanto dell’isola, suo figlio Adalberto Cuomo. “’O Presidente” come lo chiamano ancora tutti a Capri, al suo passaggio in via Vittorio Emanuele è stato salutato con gli onori del caso da tifosi del Napoli e non che lo amano e lo stimano oggi, come già accadeva allora, dal 1969 in poi, da quando divenne presidente del Napoli, e per decenni sbarcava spesso e volentieri a Capri, dove ha avuto più dimore. Prima ad Anacapri e poi a Capri a pochi passi dalla piazzetta, Corrado Ferlaino ha sempre avuto casa sull’isola, e dove “’O Presidente” che dal 1969 al 2002 ha portato al Calcio Napoli ben due scudetti nel 1986/87 e 1989/90, una Coppa Uefa 1988-89, due Coppe Italia 1975-76 e 1986-87 e una Supercoppa Italiana 1990, amava ricevere i suoi allenatori. Era il suo buen retiro di Capri, infatti, con panorama straordinario e vista sul mare e sul salotto del mondo, a fare da simbolica sede del Napoli per il primo incontro tra Ferlaino e tutti i tecnici partenopei che si sono susseguiti sulla panchina azzurra. Una sorta di rito scaramantico, visto che Ferlaino, da buon napoletano a queste cose ci credeva, tanto da “fare le carte” prima delle partite del Napoli, quando si trovava a Capri, insieme agli amici, come il vulcanico assessore al turismo di Capri dell’epoca e inventore del Capodanno in piazzetta Teodorico Boniello. E sempre Capri era il luogo dove invitare calciatori per conoscerli meglio e fargli apprezzare le bellezze di uno scoglio unico al mondo. Ospite d’onore di Corrado Ferlaino sull’isola, of course, è stato negli anni d’oro Diego Armando Maradona che conobbe e imparò ad apprezzare l’isola più venerata da imperatori e poeti, artisti e letterati, proprio grazie al suo presidente. E per celebrare i suoi novantatré anni a Capri, tra i regali a “O Presidente” non poteva mancare un tributo alla napoletanità con un “Pulcinella” realizzato dal grande artista Lello Esposito. E se gli aneddoti legati a Capri di Corrado Ferlaino non mancano, una pagina storica che ama ricordare, lui come tutti i capresi, è quando all’indomani della conquista del primo scudetto nel 1987, la piazzetta si gremì di supporters e bandiere azzurre e venne acclamato ad affacciarsi dal balcone della sua casa con vista sul salotto del mondo proprio come avviene solo per i grandi personaggi amati da tutti, proprio come “’O Presidente”.