Fonte. Il Mattino
di Anna Maria Boniello
Paura anche a Capri, dove il primo tratto di via Castiglione è stato investito da uno smottamento di terra, roccia e arbusti che si sono riversati sulla carreggiata. Un’ enorme montagna di terra che ha reso necessario l’ intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Capri e un’ ispezione dei tecnici locali per tutelare la pubblica incolumità. L’ ordinanza firmata dal sindaco Marino Lembo ha chiuso la strada, una delle vie residenziali dove si trovano ville, abitazioni e seconde case che vengono frequentate particolarmente in estate. Sul posto, nonostante il buio, è stata chiamata ad intervenire la ditta Edilcapri specializzata in lavori del genere, chiamata dal sindaco e dal responsabile dell’ ufficio tecnico: in campo un bobcat, due camion e un escavatore in modo da poter sgombrare gran parte del tratto colpito dallo smottamento. Già nel primo pomeriggio un altro episodio franoso era avvenuto sulla strada provinciale Capri-Anacapri, ma la via non è stata chiusa e il materiale che ha invaso l’ asfalto è stato rimosso senza che la viabilità venisse interrotta. La strada che ricade nel comune di Capri è stata invece interrotta in serata, ma ieri mattina sul posto sono tornati gli operai dell’ Edilcapri insieme al sindaco Marino Lembo, al responsabile dell’ ufficio tecnico del Comune Mario Cacciapuoti, al comandante della polizia municipale Daniele De Marini e il vicesindaco Ciro Lembo per un sopralluogo definitivo e mettere in sicurezza i due tornanti. I lavori sono stati affidati alla stessa ditta che era intervenuta la precedente notte, al fine di prevenire gravi pericoli che minaccino la sicurezza e l’ incolumità di chi transita nella zona. L’ ordinanza del sindaco Lembo blocca l’ accesso sia pedonale che veicolare alla strada, a partire dal numero civico
41 e fino all’ incrocio con la parte pedonale che conduce alla parte alta di via Castello, un luogo ameno abitato da vacanzieri famosi dove oltre al famoso Castiglione si trovano anche la villa di Peppino di Capri e Villa Ciano, che fu per anni la dimora di Edda Mussolino e suo marito Galeazzo Ciano quando trascorrevano le loro vacanze a Capri. LA MESSA IN SICUREZZA Anche in questa occasione, seppure in maniera non paragonabile alla tragedia di Ischia, Capri ha mostrato ancora una volta la sua fragilità che sta andando avanti da qualche anno tra frane, inaspettati smottamenti di terra dove non erano mai avvenuti e cadute di pietrame e terriccio sulle strade provinciali. Bisogna mettere mano, sono in molti a dirlo, a un piano di sicurezza definitivo, prevedere e prendere provvedimenti tempestivi alla vigilia dei mesi a rischio, sia attraverso la potatura degli alberi che si trovano lungo i costoni sia con la pulizia preventiva dei cigli rimuovendo pietrame e massi in bilico. Un’ operazione sicurezza da compiere prima che possa pensarci la furia della natura e la violenza delle bombe d’ acqua a far precipitare i massi a valle.


















