Anna Maria Boniello. Capri – L’isola di Capri, una delle perle del golfo, è stata scelta per la conferenza episcopale di primavera dai vescovi della Campania in virtù della sua tipicità internazionale. Intenso è stato il carnet di appuntamenti che i prelati hanno tenuto nella loro due giorni sull’isola che è iniziata lunedì nel tardo pomeriggio con la riunione episcopale che si è tenuta nell’oratorio della Congrega dell’Immacolata Concezione ad Anacapri. Un pomeriggio intenso di lavori presieduti dal Cardinale Crescenzio Sepe e che è stato imperniato attorno al tema più attuale dei nostri giorni: quello dei migranti e delle problematiche sollevate intorno a questo fenomeno delle migrazioni che coinvolge milioni di persone, ed i vescovi hanno espresso il sentimento di tutto il loro dolore per quanto è accaduto e quanto sta accadendo negli ultimi giorni che hanno visto centinaia di persone morire sui fondali del Mar Mediterraneo. La solidarietà, la pace e l’accoglienza per questi fratelli sfortunati sono i temi, che in sintonia con quanto va predicando Papa Francesco, sono stati ripresi a Capri dai vescovi nella giornata che li ha visti riuniti in un articolato ordine del giorno con vari punti da discutere, e tra questi il magistero della chiesa e le problematiche e l’organizzazione delle varie diocesi campane. Dopo la conferenza, che era riservata ai vescovi delle diocesi campane, presieduta dal Cardinale Sepe, Don Carmine del Gaudio, il parroco coordinatore dell’unità pastorale di Capri, unitamente agli altri sacerdoti dell’isola Don Salvatore Chiusano, Don Daniele Pollio, Don Vincenzo SImeoli e Don Carmine De Angelis, ha condotto il gruppo nella chiesa monumentale di San Michele Arcangelo in Piazza San Nicola ad Anacapri dove i vescovi hanno potuto ammirare il pavimento maiolicato del maestro Leonardo Chiaiese che rappresenta la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre, che ha incantato i vescovi, molti dei quali non avevano mai visitato Capri. Il tour è continuato poi nella ex Cattedrale di Santo Stefano in piazzetta, dove tutti i cori dell’isola hanno tenuto un concerto di musica sacra. E dopo il concerto la delegazione di vescovi ha continuato la giornata nei saloni dell’Hotel La Palma che era stato scelto per il loro soggiorno sull’isola. Ieri mattina alla messa celebrata dal Cardinale Sepe nell’ex Cattedrale di Santo Stefano, affollata da fedeli e cittadini dei due comuni, erano presenti il sindaco di Capri Gianni De Martino ed altri rappresentanti delle istituzioni. Prima del rito, il parroco Don Carmine del Gaudio ha dato il benvenuto ai prelati a nome di tutta la comunità, ed ha chiesto ai vescovi di dare indicazioni pastorali per migliorare, in una località turistica quale Capri, l’accoglienza ai visitatori sia italiani che stranieri. “La vostra scelta di riunirvi a Capri – ha detto Don Carmine del Gaudio nel concludere il suo saluto ai vescovi – è stata una presenza storica per la nostra isola.” L’omelia del Cardinale Sepe è stata tutta imperniata sul concetto dell’Eucaristia che avvicina l’uomo a Dio, che si fa cibo per nutrire i suoi figli. Poi il Cardinale ha sottolineato l’analogia che nella lettura della Liturgia di ieri si parlava del martirio di Santo Stefano, che attraverso il suo sacrificio testimonia l’amore verso il Signore e che proprio oggi nella cattedrale che porta il suo nome vedeva riunirsi i vescovi di tutte le diocesi della Campania. Al termine della messa, ancora una visita ufficiale, questa volta la sede è stato il Municipio di Capri, dove il sindaco Gianni De Martino che ha accolto il Cardinale Sepe ed i vescovi, ha raccontato come la sede che oggi ospita il municipio, una tempo era il prolungamento della chiesa e del palazzo vescovile di Capri. Un affresco sacro infatti è ancora visibile proprio sull’antica volta della sala consiliare. Dopo la rituale firma del libro degli ospiti, i vescovi ed il Cardinale Sepe, nell’attraversare la piazzetta, hanno stretto la mano a numerosi capresi e turisti anche stranieri che li hanno avvicinati incuriositi tra l’altro di vedere la piazzetta affollata da tante persone vestite con il clergymen, il classico abito religioso. Dopo la visita in comune Don Carmine del Gaudio ha riservato per gli eccellenti ospiti un tour via mare per far godere le bellezze di Capri anche da un’angolazione diversa. Un giro dell’isola, durato più di un’ora, prima del rientro della delegazione in terraferma.
















