Capri – Si rinnova questa sera il rito della Piedigrotta a Tiberio, un appuntamento che a Capri sin dagli inizi dello scorso secolo il 7 settembre, giorno di Santa Maria, vede salire sul monte dove si trovano i ruderi del palazzo imperiale e la chiesetta dedicata a Santa Maria del Soccorso, migliaia di persone che raccolgono l’invito dei capresi doc, i “timberiani”, una vera e propria “enclave” di isolani che si ritengono discendenti in gran parte dall’imperatore Tiberio. E tutta la contrada, in occasione della festa di Santa Maria, mantenendo un’antica tradizione, diventa un’isola nell’isola per accogliere gli ultimi vacanzieri che in settembre ancora frequentano Capri e tanti isolani che salgono sul monte per assistere ai riti religiosi per continuare poi, proprio come si faceva un tempo, con un vero e proprio percorso gastronomico con i piatti preparati dalle donne tiberiane che aprono le loro case, i loro orti, i loro giardini, le loro terrazze, che vengono per l’occasione ornate con le caratteristiche lucine a colori che conferiscono alla zona l’atmosfera di un presepio naturale. Cancelli aperti per accogliere gli ospiti, balconi adornati con le piante tipiche della flora caprense, stradine e viottoli disseminati di banchetti mangerecci e soprattutto la degustazione del vino di Tiberio che è stato tenuto conservato nelle cantine e nei cellai per essere bevuto e offerto agli ospiti nel giorno della Piedigrotta Tiberiana. Ad accollarsi l’onere dell’organizzazione che inizia già in piena estate è stato il comitato Santa Maria del Soccorso “Piedigrotta Tiberiana”, un nutrito gruppo di volontari tutti di Tiberio, fatto da uomini e donne che lavorano alacremente per mesi con lo scopo di organizzare ogni anno sempre più bella la tradizionale festa ultracentenaria. Il menu delle pietanze del percorso enogastronomico, tutto rigorosamente cucinato dalle massaie di Tiberio, anche quest’anno è ricco di piatti tipici. Dalla parmigiana di melanzane colte dagli orti di casa e cotti nei forni a legna, panini con salsiccia e friarielli, coniglio. Mancano ovviamente le lumache, ovvero le maruzze, tipico piatto che si mangiava in occasione di Santa Maria dopo le prime piogge, orgoglio della cucina tiberiana, che è da alcuni anni impossibile per i regolamenti sanitari vigenti cucinare. Il loro posto è stato preso dalla fagiolata con cotiche che è diventato il piatto forte della serata. Fiumi di vino doc caprese e per finire grande abbuffata di anguria. La colonna sonora della Piedigrotta quest’anno è stata affidata alla voce di Ivana Spagna che si esibirà con il suo concerto sul grande palco allestito alla base degli scavi della villa imperiale illuminata per l’occasione. Lo show prevede anche la presenza di Ciro Giustiniani, il “San Gennaro” di Made in Sud, che darà vita al suo spettacolo di cabaret. Nel corso della serata, che sarà presentata da Enzo Calabrese divenuto ormai il presentatore ufficiale della Piedigrotta Tiberiana, saranno premiati i disegni dei bambini che hanno partecipato al concorso “La festa di Tiberio”. Un ritratto del pittore Michele Santonastaso che riprende Ivana Spagna sarà consegnato alla cantante e autrice italiana. Il via vai per Tiberio inizia fin dalle prime ore del mattino di oggi, quando saranno avviati i riti religiosi che inizieranno con la celebrazione delle messe da parte dei parroci dell’isola. Sarà riaperta per l’occasione la chiesetta, un piccolo gioiello di architettura degli antichi mastri murari, ai piedi della grande statua che dall’alto dei 334 metri di altezza del Monte Tiberio domina tutta Capri che si estende ai suoi piedi.