Riceviamo e Pubblichiamo
Fonte: comunicato stampa
Capri. Dieci lavoratori lasciati a casa, con dieci famiglie da campare, succede a Capri, l’isola più bella del mondo, la perla della Campania, che aveva detto che avrebbe aiutato gli stagionali, mentre lascia senza lavoro una decina di persone che hanno capacità e professionalità. Succede al Porto Turistico, cinque dipendenti stagionali della società a totale capitale
comunale sono ancora a casa nonostante il movimento oramai ci sia, altri sei stanno in graduatoria. Persone rimaste senza nessun tipo di sussidio, niente di niente, semplicemente inconcepibile questo che sta succedendo. Non solo, 6 persone che hanno lavorato nella stagione scorsa ma che quest’anno sono state escluse dall’assunzione, così come un appartenente a categoria protetta, tutti dei settori amministrativi e ormeggiatori, compreso il personale dell’ex info point ormai smantellato per volere della nuova Amministrazione che ha deciso di distruggere, soprattutto a Marina Grande, qualsiasi opera della precedente compagine amministrativa. Senza Naspi, senza bonus e disoccupati. Una stagione nera per i “portuali” dopo il coronavirus covid-19 la disoccupazione forzata da un ente pubblico che sulla portualità ci guadagna, almeno ci ha guadagnato, cifre enormi.
E’ davvero incredibile che l’Amministrazione di Capri ritardi o neghi il lavoro ad alcuni dipendenti del Porto Turistico, assumendone solo una parte, e nello stesso tempo attivi le borse lavoro, creando disparità di trattamento tra i cittadini e instaurando una sorta di “guerra tra poveri”. Ad oggi nessuna giustificazione con un comunicato stampa dal Comune, in un periodo in cui la solidarietà in primis dovrebbe essere un dovere.