Fonte: ilmattino.it
di AnnaChiara Della Corte
Capri On/Off è il titolo della collettiva inaugurata il primo gennaio alla Certosa di San Giacomo, visitabile durante tutte le festività natalizie come previsto dall’iniziativa porte aperte voluta dal ministero della Cultura. Una mostra che invita a riflettere sul fenomeno dell’overtourism e sulle sue conseguenze per la vivibilità dell’isola, che sembra accendersi e spegnersi con un immaginario interruttore spartiacque tra estate e inverno. La dicotomia stagionale di Capri , l’abnorme aumento delle presenze turistiche estive e la desertificazione invernale, costante oggetto della discussione pubblica, ha portato alla ricerca di un approfondimento in chiave critica sull’impatto del turismo nella vita quotidiana degli isolani, sul tessuto socio-economico locale, sulle ripercussioni ambientali. Ad interpretare quest’isola cantiere sono, non a caso, tutti autori del posto, che vivono in prima persona le sue trasformazioni in bassa stagione: Enrico Desiderio, Stefano Petrucci, Bruno Flavio, Nats, Gianluca Federico . Le fotografie di Desiderio, Petrucci e Flavio, scattate rigorosamente in bianco e nero, raccontano Capri proprio nel periodo invernale, quella meno nota , delle strade deserte, dei lavori in corso, delle vetrine vuote, dei silenzi. Fotografare il presente per ragionare sul futuro, questa la chiave di lettura, non in ultimo provocatoria delle opere esposte. Metamorfosi , l’assemblage di Gianluca Federico, fatto con legno, canapa, sculture in bronzo, descrive l’isola marina, coi suoi pesci , meduse, polipi, che si incontra e si scontra con le migliaia di viaggiatori di tutto il mondo (rappresentati simbolicamente dai mappamondi) che la visitano. La Capri selvatica e la Capri mondana, luogo d’incontro che vive continue ed inevitabili contaminazioni, non sempre positive. L’opera di Nats, Insieme di elementi si pone invece come monito e al contempo rappresentazione di un possibile disegno finale rintracciato nella cooperazione e nella solidarietà tra gli uomini. Liberamente ispirata al romanzo La vita, istruzioni per l’uso di Georges Perec, raffigura un puzzle che svela il suo mistero solo se guardato nella sua complessità risolutiva. L’insieme determina gli elementi e non viceversa, proprio come la vita dell’uomo ed il suo ego si rivelano sensati solo allargando lo sguardo alla collettività . Prospettiva ideale ma irraggiungibile agli occhi miopi di chi guarda solo al proprio tornaconto. Infine l’installazione sonora di Bruno Flavio, attraverso registrazioni realizzate nel picco della stagione estiva in vari luoghi dell’isola, permette ai visitatori di immergersi ad occhi chiusi in alcuni momenti topici del viaggio a Capri. La mostra, curata da Bruno Flavio, rientra nella rassegna Voyage à Capri dell’Associazione Polis 3.0 Ets, che ha ricevuto il contributo della Regione Campania, ed è stata organizzata con il supporto della Direzione regionale musei Campania, grazie alla collaborazione di Pierfrancesco Talamo. Patrocinata dalla Città metropolitana di Napoli, e dai comuni dell’isola, rimarrà aperta fino al 21 gennaio negli orari di apertura del Museo.