Fonte: Il Mattino – Primo Piano
Anna Maria Boniello – Capri
Il sindaco di Capri, Giovanni De Martino, bacchetta i proprietari dei bar in Piazzetta che hanno chiuso le loro attività sin dall’ inizio di gennaio. Da lunedì 10 febbraio con la chiusura del bar Il Piccolo la Piazzetta resterà priva dei suoi caffè. Tutti insieme per la pausa feriale che, come accade nelle località turistiche per esercenti e albergatori coincide con il periodo meno turistico dell’ anno: le settimane dalla befana a fine febbraio. Duro l’ atto d’ accusa del Comune: «Ciò denota – è scritto in una nota – la totale indifferenza ed insensibilità alle istanze di una Comunità, tra l’ altro titolare del suolo pubblico sul quale sono esercitate tali floride attività. Riteniamo che questa sia una pagina certamente non positiva della storia di Capri che neppure un Associazione di categoria come l’ Ascom ha saputo evitare». Parole severe del Sindaco e dei due assessori al turismo ed alle attività produttive, Antonio Esposito e Manuela Massa, che concludono la loro richiesta con un incisivo monito: «Speriamo ci sia un sussulto di dignità ed orgoglio che consenta di evitare questo triste passo indietro». Ed intanto nella Piazzetta invernare ieri con l’ unico bar aperto Il Picccolo si sono formati i primi capannelli di commercianti che commentavano l’ accaduto e anche di tanti cittadini che criticavano non solo la chiusura dei caffè, ma anche quella di ristoranti, negozi e boutique sia nel centro storico sia a Marina Grande.
PORTE CHIUSE
A Capri in questi giorni è aperto un solo ristorante in Via Roma, un secondo alza la saracinesca solo nel fine settimana, due pub funzionano la sera e un winebar nei weekend. Mentre a Marina Grande è aperto un solo bar e un solo ristorante. Una situazione a limite dell’ assurdo con i capresi inviperiti: non c’ è quasi la possibilità di prendere un caffè o per i turisti presenti dell’ isola di avere più opportunità per pranzo e cena. Per il presidente dell’ associazione dei commercianti, Luciano Bersani, il problema non è tuttavia tutto a carico degli esercenti, anzi è prevalentemente dell’ amministrazione.
«Il Comune – attacca Bersani – dal 20 novembre conosceva i turni di chiusura, per cui la pagina certamente non positiva è stata scritta da un amministrazione che aveva già un quadro pressochè completo di quello che sarebbe avvenuto dal 29 gennaio in poi e cioè, che in piazzetta avrebbero chiuso tutti i bar. E solo grazie alla sensibilità di Marco Strina, titolare de Il Piccolo che ha protratto l’ apertura sino al prossimo lunedì 10 febbraio è ancora possibile avere un bar aperto in Piazza. La realtà che riscontriamo della desertificazione invernale dell’ isola però non si può limitare solo alla piazzetta ma coinvolge tutta la rete commerciale. Il problema delle chiusure invernali – per Bersani – andrebbe quindi affrontato e programmato con largo anticipo».
L’ OPPOSIZIONE
Analogo atto di accusa dai banchi della minoranza: per il consigliere Salvatore Ciuccio «è anomalo che l’ attenzione del Comnune sia stata riservata solo ora e solo alla Piazzetta. Prendiamo atto del fallimento dell’ iniziativa dell’ Amministrazione per l’ allungamento della stagione turistica con uno stanziamento in bilancio di ben 200 mila euro che si è rivelato un flop».
La curiosità
Anacapri controcorrente: tutto aperto
Anacapri, il paese di sopra, è sicuramente più accogliente ed ospitale della vicina Capri snob. Per gustare la cucina isolana o trascorrere qualche ora in un locale o in una pizzeria ad Anacapri sono aperti ben sette locali tra cui un ristorante nei pressi della Seggiovia, un agriturismo alla Migliera, un ristopub , ed ancora per i più esigenti un bistrot all’inizio di Via Grotta Azzurra e due ristoranti pizzerie a Piazza Caprile. Per gli amanti della musica un pub e disco in via Orlandi aperto solo a cena nei fine settimana. Aperte anche le botteghe artigianali di souvenir che sono la caratteristica della tradizione anacaprese.