Fonte: Roma
di Mario Caruolo
Sipario sulla 26′ edizione di “Capri, Hollywood” con il galà al teatro San Carlo.
«”Capri, Hollywood” si conferma un ponte tra l’ industria cinematografica italiana e statunitense, anche in un momento cosi difficile per tutta l’ umanità. Abbiamo offerto otto giorni di grande cinema con oltre 150 titoli nelle sale di Anacapri, Capri e Sorrento in tutta sicurezza, grazie alla Croce Rossa Italiana e all’ attenzione di tutti abbiamo celebrato serenamente il nostro gran finale al San Carlo».
È con soddisfazione che il produttore Pascal Vicedomini può fare il bilancio di una eccezionale edizione, la 26′ appunto, di “Capri, Hollywood the International film festival”, evento sostenuto dalla Dg Cinema del MiC, dalla Regione Campania, con Intesa San Paolo, Pegaso, Terna, Givova, Fenix Entertainment, Frecciarossa e Isaia, e il patrocinio dell’ Assemblea Parlamentare del Mediterraneo e della C.R.I. Napoli e la Campania sono state le grandi protagoniste di questa edizione, con il film di Sorrentino “È stata la mano di Dio” (l’ 8 febbraio sapremo se rientrerà nelle nomination degli Oscar), i due film che raccontano l’ arte delle famiglie Scarpetta e De Filippo (“Qui rido io”‘ di Martone e “I fratelli De Filippo” di Rubini) ma non solo. Altamente significativo il premio alla biologa procidana Maria Rosaria Capobianchi, che per prima isolò il Covid-19 in Italia.
«Per noi è un onore vantare, tra i nostri concittadini, una donna di scienza di così alto spessore e lo è ancor di più constatare che la lega all’ isola un rapporto autentico e viscerale, com’ è per tutti i procidani di successo in Italia e nel mondo», ha commentato il sindaco di Procida Dino Ambrosino cha ha consegnato, insieme al sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, il riconoscimento. Così come è stato salutato da applausi il premio al grande giornalista e uomo di televisione Giovanni Minoli, consegnato dell’ assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci.
«Per il suo apporto alla serialità e in particolare alla vita del centro di produzione Rai di Napoli, recita la motivazione. Minoli ha ricordato la nascita tra lo scetticismo di “Un posto al sole” e il suo personale impegno per salvare il centro di Fuorigrotta, oggi divenuto una vera e propria “fabbrica” della televisione grazie alla soap dei record che ha allevato registi come Gabriele Muccino. Lunghissima la lista dei protagonisti che nei giorni del festival tra Capri, la costiera, Pompei e Napoli, hanno espresso il loro amore per la città partenopea e la sua arte, dai premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo (che hanno “anticipato” il loro voto per Sorrentino agli Oscar), a Pupi Avati a Sergio Rubini. Ricco l’ elenco degli award agli attori napoletani, da Gianfelice Imparato a Maria Nazionale, da Susy Del Giudice a Lina Sastri. Era attesissima anche la lista degli Award internazionali assegnati ai film, riconoscimenti che aprono tradizionalmente la stagione degli award internazionali.
Miglior film è “The Power of the dog” di Jane Campion, miglior regista Paolo Sorrentino per “È stata la mano di Dio”. Nel Board dell'”Istituto Capri nel Mondo”, presidente onorario Tony Renis, anche i premi Oscar Bille August e Paul Haggis (presenti al festival). I migliori attori sono stati proclamati Peter Dinklage (Cyrano) e Lady Gaga (House of Gucci) che è anche “attrice italo americana dell’ anno”. “È stata la mano di Dio” è anche miglior film e Sorrentino il miglior regista europeo, per un totale di sei premi che includono quelli per gli attori Toni Servillo e Teresa Saponangelo e Filippo Scotti. Per l’ animazione vincono “Luca” della Pixar, per i Documentari “Ennio” di Giuseppe Tornatore.