Anna Maria Boniello – Capri. Black out all’alba in varie zone di Capri per un guasto alla centrale Sippic. Uno stop che in alcune zone, in particolare quelle del centro, è durato solo poche ore, seguite da Palazzo a Mare e Tiberio, mentre nelle altre più lontane e periferiche come Tragara, la zona dove abitano vip e vacanzieri famosi, e quelle più popolose come San Francesco e Truglio l’energia elettrica è ritornata intorno alle 16. Pare che a creare il danno sia stato un guasto che ha colpito un trasformatore in supporto ai motori che alimentano a macchia di leopardo le varie zone dell’isola. I disagi anche se contenuti ci sono stati soprattutto tra i commercianti e tra chi utilizza apparecchiature informatiche. Fortunatamente il guasto è avvenuto all’alba e ha provocato pochi danni, tranne che alle attività commerciali che non hanno potuto usare registratori di cassa né computer e hanno dovuto tenere spenti gli impianti di raffreddamento e di congelazione nei supermercati che hanno un’autonomia di alcune ore. I disagi sono stati minori anche perché lo stop di sabato all’alba è avvenuto in un giorno in cui sono chiusi gli uffici come banche, il Comune e tutte quelle attività che utilizzano i mezzi informatici sin dall’apertura. Per riportare la situazione alla normalità il personale e i tecnici della Sippic hanno lavorato ininterrottamente per riparare in tempi quanto più rapidi possibile il guasto. E l’incidente di ieri accade a sei anni di distanza di sei anni dal black out elettrico totale causato da un incendio in centrale che lasciò l’intera isola al buio in piena estate, il 13 agosto 2009, per molte ore: la corrente andò via la sera alle 21 e fu ripristinata al mattino. A partire dallo scorso giugno la Sippic, la società che eroga energia elettrica sull’isola, e la sua centrale sono amministrate, da due commissari straordinari. L’ingegnere Egidio Fedele Dell’Oste e la dottoressa Maria Nociti sono stati nominati dal prefetto di Napoli d’intesa con l’autorità nazionale anticorruzione e resteranno in carica fino a quando non verranno completati i collegamenti con Terna, come era indicato nell’ordinanza con cui venne disposto il commissariamento dell’azienda.