Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Grazie dottori per tutto quello che fate per noi dai bambini di Capri, Prendiamo esempio dai più giovani, loro sono il presente e il futuro. I rapporti a distanza ai tempi del coronavirus sono anche le videoconferenze tra bambini e medici, un modo per i più giovani di avvicinarsi alla materia ed anche di poter tributare il loro sincero ringraziamento agli eroi di oggi più di sempre. E’ il caso dell’iniziativa lanciata dal giovane sacerdote di Capri Don Nello che ha messo in connessione una quarantina di under del gruppo di Azione Cattolica dei Ragazzi di Capri con il medico caprese Paolo Falco. Un incontro virtuale durante il quale i giovanissimi dell’Acr hanno potuto rivolgere domande e quesiti al loro amato dottore, raccontare ansie e speranze di questa quarantena che li ha visti vivere esclusivamente tra le mura domestiche, ma loro, la generazione tecnologica, abile e rapida nell’utilizzo di computer e affini non si è avvilita né annoiata ed anzi ha fatto dei rapporti a distanza il modo per dare forza e coraggio al loro eroe, il medico caprese molto amato e stimato da tutti sull’isola azzurra ed in prima linea in questi giorni difficili. E stata un’esperienza che mi ha dato coraggio e forza ha raccontato dal suo profilo social Paolo Falco medico chirurgo e consigliere comunale di Capri già in forza all’ospedale del Mare di Napoli ed ora all’ospedale Capilupi di Capri – ho visto nei ragazzi una maturità ed una positività, oltre ad una curiosità ed una fiducia nel futuro che mi ha dato coraggio. Prendiamo esempio dai più giovani, loro sono il presente e il futuro, noi purtroppo rappresentiamo il passato e non credo che possiamo esserne molto orgogliosi purtroppo!. E in rappresentanza del gruppo di ragazzi che hanno partecipato all’incontro con i loro genitori all’eroe quotidiano di tutti è stato regalato a distanza un disegno. Un grazie dottori con due mani che formano un cuore, come quello che i medici ed il mondo sanitario stanno mettendo in questo periodo di emergenza con il loro sacrificio quotidiano. La piccola opera d’arte è stata realizzata da Maria Luisa, dieci anni, con una grande passione