Anna Maria Boniello – In panne la miniambulanza elettrica del 118, ferma sulla strada provinciale da ieri mattina in prossimità dell’ ingresso dell’ Ospedale Capilupi. Uno stop annunciato che è stato provocato dall’ esaurimento definitivo del pacco batteria che dura circa cinque anni, e che già da qualche tempo aveva dato avvisaglie di cedimento. Il costo del pezzo di ricambio non supera i tremila euro e i medici del servizio di emergenza avevano già fatto presente agli organi competenti l’ esigenza di acquistare un nuovo pacco batteria che viene ricaricato periodicamente attraverso la rete elettrica. Un appello che è rimasto inascoltato e che ieri però è arrivato all’ ultima fermata, bloccando così i servizi di soccorso d’ emergenza nelle zone pedonali del territorio del comune di Capri, che coprono quasi la totalità dell’ abitato, con località impervie e lontane dal centro storico dove solo il piccolo e stretto veicolo può avventurarsi con a bordo un medico, un infermiere ed il conducente, ed ovviamente tutti gli strumenti sanitari necessari al soccorso.Stando ai bene informati, ed in particolare ai medici del 118, per far tornare in uso l’ autoambulanza passerà un lasso di tempo dovuto alla trafila burocratica che prevede l’ ordine d’ acquisto, la spedizione a Capri e l’ installazione. Intanto è lo stesso sindacalista della sigla Cimo Emergenze a dichiarare che per tamponare le emergenze ci potrebbe essere una soluzione al problema facendo ricorso all’ utilizzo dell’ autoambulanza elettrica della San Vincenzo De Paoli, l’ associazione caprese di volontariato e beneficenza, che ha in dotazione un mezzo con le stesse caratteristiche di quello del 118 e che potrebbe trasportare a bordo i sanitari del presidio del 118 ospitato al Capilupi e le attrezzature utile, facendo alternare alla guida del mezzo elettrico i volontari della San Vincenzo De Paoli che già effettua questo tipo di servizio per trasporti programmati di ammalati presso la struttura ospedaliera e casi non urgenti.La notizia del guasto all’ autoambulanza elettrica ha suscitato profonda preoccupazione nella popolazione residente, specie fra i più anziani e coloro che vivono nelle zone alte dell’ isola, come Tiberio e Matermania, dove i medici del 118 dovrebbero arrivare a piedi coprendo un tragitto della durata di circa cinquanta minuti in salita. Si aspettano quindi risposte immediate da parte dei responsabili dell’ Asl Na1 Centro che dovranno attivarsi per reperire immediatamente il pezzo andato ormai fuori uso.