Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Crisi del turismo a Capri, l’Atex chiede la “zona a turismo prevalente” e l’azzeramento delle tasse. Dall’associazione che riunisce le strutture extralberghiere dell’isola azzurra arriva una possibile “ricetta” per far ripartire il terziario isolano. Sul tavolo dei due sindaci di Capri e Anacapri, Marino Lembo e Alessandro Scoppa, in questo senso, è arrivata nelle scorse ore una missiva a firma del presidente dell’Atex isola di Capri Graziano D’Esposito. “La situazione economica è drammatica per tutti gli operatori dell’isola di Capri che lavorano nel turismo – si legge nella corrispondenza inviata ai primi cittadini – questo vuol dire praticamente per l’intera economia caprese. Siamo consapevoli che l’emergenza sanitaria sia assolutamente prioritaria ma nello stesso tempo occorrono misure non rinviabili per l’economia”. In cima alle proposte dell’associazione isolana quella di “trasmettere un documento urgente al Governo in cui da Capri si sollecita la richiesta di inserire nel Decreto Aprile, l’istituzione delle Zone a Turismo Prevalente nelle quali sicuramente comprendere Capri e le relative misure dedicate”. Inoltre nello stesso documento si parla della necessità di una “copertura economica per consentire l’annullamento delle tasse comunali per il 2020 quali imu, tari, cosap e misure specifiche per il settore extralberghiero dell’isola”. Secondo Graziano D’Esposito inoltre per evitare che il turismo di Capri finisca inesorabilmente in ginocchio bisognerebbe “trasmettere un documento alla Regione per evidenziare la mancanza di risorse necessarie e di misure concrete per la filiera turistica nel recente Piano Economico Regionale”. Da parte dell’associazione isolana, infine, arriva la richiesta di convocare, coinvolgendo la stessa Atex, una 0 per fare un punto della situazione sulla serie di misure che erano state annunciate sia a Capri che a Anacapri. “Sarebbe l’occasione – ha aggiunto il presidente Graziano D’Esposito – per discutere un programma di interventi immediati”.