COMUNICATO STAMPA
Antonio De Matteis, in qualità di legale rappresentante, della Ciro Paone SpA, titolare del marchio Kiton, aveva sporto querela per l’ipotizzato reato di diffamazione a mezzo stampa a carico del giornalista Felice Spinella, ritenendo offensiva per il marchio Kiton la pubblicazione di una notizia sul giornale locale diretto dallo Spinella, a dire di De Matteis avvenuta non solo in formato cartaceo ma anche “on-line”, eppertanto con una diffusione globale.
Tutta la vicenda nasceva da articoli giornalistici del procedimento penale nel quale è stato condannato Silverio Paone, figura di rilievo e socio della Ciro Paone SpA, titolare del marchio Kiton, unitamente all’ex responsabile dell’ufficio di edilizia privata ed urbanistica del Comune di Capri, architetto Massimo Stroscio, e al titolare dell’impresa edile caprese “Edilanda”, Biagio Gargiulo.
Una vicenda questa che ha visto la condanna di Silverio Paone e Biagio Gargiulo alla pena di quattro anni di reclusione ciascuno e dell’architetto Massimo Stroscio a quella di anni tre e mesi quattro di reclusione, nonché la condanna di tutti gli imputati al pagamento di una provvisionale a titolo di risarcimento dei danni in favore della parte civile, rappresentata dal Comune di Capri, di euro 25.000,00. I tre imputati sono stati condannati, a vario titolo, per concorso in frode processuale e depistaggio, attestazione falsa nella relazione di avvenuto ripristino dello stato dei luoghi ed altri reati di natura edilizia, urbanistica e paesaggistica.
Antonio De Matteis, in qualità di legale rappresentante della Ciro Paone SpA, dopo aver presentato la querela nei confronti del giornalista Felice Spinella, in data antecedente alla sentenza di condanna di Silverio Paone, come detto figura di rilievo dell’azienda tessile di Casalnuovo fondata dall’illuminato imprenditore Ciro Paone, si era opposto alla richiesta di archiviazione che era stata avanzata dal Pubblico Ministero dott.ssa Roberta Simeone, e tale opposizione del De Matteis, venne accolta dal Gip del Tribunale di Napoli, il quale dispose il rinvio a giudizio di Spinella.
Il Giudice Dott. Angelo Ambrosio, con rito monocratico, nell’aula del Tribunale di Napoli, IV sezione penale, lunedì 28 febbraio 2023, alla presenza del Pubblico Ministero Cornelia Esposito, dopo diverse precedenti udienze di trattazione del processo, ha messo la parola fine alla posizione di imputato del giornalista Felice Spinella pronunciando il seguente dispositivo:
“assoluzione perchè il fatto non sussiste”.
Antonio De Matteis, quale legale rappresentante della Ciro Paone SpA, nella sua querela, ed anche in dibattimento, aveva cercato di dimostrare, anche attraverso le testimonianze di alcuni dipendenti dell’azienda Kiton, di avere subito un grave danno a seguito della pubblicazione dell’articolo del giornalista Felice Spinella, scrivendo letteralmente in querela : è appena il caso di precisare che all’indomani della pubblicazione del giornale il legale rappresentante della società Kiton veniva contattato da alcune persone, tra i quali anche dipendenti della Kiton, proprio in ragione di quanto scritto dal giornalista!. Senonche’, doveva però essergli evidentemente sfuggito il fatto che quell’articolo era stato pubblicato solo su carta e mai su internet, così come ancora oggi non risulta esserlo, e tanto il giornalista Felice Spinella ha potuto dimostrarlo grazie ad una relazione minuziosa di un esperto social media manager, chiamato in causa a chiarire il tutto.
Il Giudice Monocratico Angelo Ambrosio, nell’aula del Tribunale di Napoli, IV sezione penale, dopo aver ascoltato le richieste di condanna avanzate dal Pubblico Ministero, Cornelia Esposito, quelle proposte dall’avvocato Cristina Cirillo, di uguale orientamento, e dopo la lunga ed articolata disquisizione dell’avvocato Giancarlo Panariello, che da anni difende il giornalista caprese e che ne aveva chiesto il proscioglimento con formula piena, ovvero perché il fatto non sussiste, tenuto conto della inoffensività della notizia da un canto e della dimostrata inesistenza dell’articolo su internet dall’altro, ragion per cui nessuno altro avrebbe potuto leggere la pubblicazione al di fuori della comunità caprese, non ha potuto far altro che prosciogliere il giornalista Felice Spinella. La motivazione della sentenza verrà pubblicata tra 30 giorni e quindi si conosceranno nel dettaglio le ragioni della pronuncia di innocenza dell’imputato.
Il giornalista caprese Felice Spinella – storico direttore del giornale Nuova Capri fondato nel 1991 – nel ringraziare l’avvocato Giancarlo Panariello del Foro di Torre Annunziata, non solo per l’alta professionalità ma anche per la passione che traspare con forza e determinazione non solo nelle arringhe ma in ogni udienza – ha tenuto a sottolineare di essere perplesso del fatto di poter essere stato accusato di avere provocato un grave danno d’immagine ad una rinomata azienda per avere egli semplicemente pubblicato un articolo di cronaca giudiziaria, peraltro mai diffuso in internet. Si tratta di una incolpazione che sta facendo molto riflettere e che è degna di un doveroso approfondimento.
Per tale ragione Felice Spinella attenderà le motivazioni della sentenza al fine di decidere il da farsi nel prosieguo, in quanto così come non si è fatto intimorire finora non lo farà neanche in futuro, forte del fatto che, alla fine, la verità trionfa sempre!
COMUNICATO STAMPA
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