Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri stop a focarazzi e falò, ad Anacapri intanto, ieri, convocato un incontro sull’area marina protetta con il tavolo del mare. Tutela dell’ambiente e difesa della natura sull’isola azzurra, dunque, nei mesi che introducono alla stagione turistica vera e propria, momento di massima messa a prova della “resistenza” del territorio rispetto alle sollecitazioni del funzionamento a pieno regime della “macchina” del terziario con le sue eventuali criticità. Ad essere all’ordine del giorno è sempre l’importanza di un equilibrio tra sviluppo e tutela, tra crescita economica e protezione della natura in un’ottica di cosiddetta sostenibilità. A Capri entrata in vigore da ieri dell’ordinanza comunale che vieta l’accensione di residui vegetali e sterpaglie nei giardini e nei terreni di Capri. Semaforo rosso assoluto per qualsiasi focarazzo a qualsiasi ora sino al prossimo 12 ottobre. Pugno duro per i trasgressori, le violazioni alla regola comunale saranno, infatti, sanzionate sia amministrativamente che penalmente. L’accensione di fuochi all’aperto dei soli residui vegetali derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato, come foglie, sfalci e potature, sarà consentita esclusivamente nei mesi della bassa stagione (dal 15 ottobre al 15 maggio) nelle ore che precedono e seguono l’alba previa apposita comunicazione. Ad Anacapri ieri pomeriggio si è tenuto un incontro pubblico sull’istituzione dell’area marina protetta. Un progetto che ha visto il suo iter partire già da qualche tempo. Tra gli altri erano stati invitati a prendere parte ad un dialogo con il comitato Tavolo del Mare, il direttore generale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Francesco Tomas, e il presidente del coordinamento nazionale dei direttori delle aree protette di Federparchi, Antonino Miccio.