Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Capri Villa Jovis tra incuria e degrado. A lanciare un appello per le condizioni di quella che fu la principale delle 12 dimore dell’imperatore Tiberio a Capri è il gruppo consiliare CapriVera. Al dicastero della cultura, ma anche alle istituzioni comunali, è stata inviata una nota con allegato dossier fotografico per evidenziare una c a r t o l i n a non proprio p i a c evo l e agli occhi di turisti e appassionati di storia che si trovano dinanzi ai loro occhi erba incolta, vegetazione e rovi lungo il percorso. Non è la prima volta che ci si occupa sull’isola azzurra delle condizioni di quello che secondo la storia fu il quartier generale di Tiberio durante i suoi soggiorni capresi. Imperatore in perenne odore di congiura, uomo dalla personalità complessa, Tiberio, a sfogliare i libri di storia potrebbe aver fatto di Villa Jovis oltre 2mila anni fa non solo la sua abitazione preferita per le vacanze ma anche il suo palazzo del potere, l’edificio con gli uffici dal quale governava Roma e i suoi numerosi possedimenti. Una scelta di vita dovuta alla sua crescente insofferenza per l’attuale Capitale d’Italia e i suoi senatori e notabili ma anche al suo legame magico tanto da essere anche salutare con Capri, i suoi silenzi, i suoi paesaggi, la sua straordinaria bellezza ieri come oggi. Anzi ieri più di oggi stando a quanto messo in luce da CapriVera che ritiene inammissibile che gli scavi imperiali di Tiberio versino in queste condizioni. Altra nota dolente è l’apertura al pubblico di Villa Jovis solo nei giorni dal giovedì alla domenica. Una scelta recensita negativamente online dai viaggiatori.