Anna Maria Boniello Capri. «La strada sarà riaperta a tutti, privatizzare significa dare discrezionalità a un terzo di disporre di un bene e farlo fruire a sua scelta. Invece via Krupp, come i Giardini Di Augusto, sono e saranno fruibili da tutti, sicuramente gratuitamente dagli isolani, a prescindere dall’ eventuale istituzione di un biglietto per il quale ancora non è stata ancora presa nessuna decisione». Dopo il sì a maggioranza del Consiglio comunale alla proposta di project financing avanzata dalla società veneta Gheller non si placano le polemiche: così il sindaco Gianni De Martino ieri mattina ha deciso di dire la sua. Lunga e articolata la sua nota, dal titolo eloquente «Via Krupp: facciamo chiarezza». Il sindaco la prende alla lontana: la chiusura della strada avvenuta nel 2014 «non fu una decisione politica ma discese da precise valutazioni tecniche degli uffici, di fronte alle quale l’ Amministratore del tempo non poteva permettersi scelte o deroghe diverse». Dunque ora si pone un problema di risanamento e di manutenzione costante, per scongiurare frane piccole e grandi e quindi situazioni di pericolo. La Gheller, spiega De Martino, si propone appunto questo obiettivo. In cambio la società avrebbe la gestione dell’ area ma, secondo il sindaco, questo non significa privatizzazione: «Sono stati eliminati dalla proposta del promotore quei servizi che avevano snaturato le caratteristiche di Via Krupp», evidenzia con riferimento al no alla posa di pontili galleggianti nella baia sottostante e all’ istituzione di un servizio di trasporto dei turisti attraverso carrellini elettrici. «La procedura attivata spiega De Martino – è una procedura prevista dalle leggi nazionali e che, soprattutto, avviando un procedimento ad evidenza pubblica, quindi di massima trasparenza, richiamerà l’ attenzione, e noi speriamo la partecipazione, dell’ intero mondo imprenditoriale internazionale». Questi i motivi per i quali il sindaco e l’ amministrazione non escludono a priori l’ intervento dei privati ma, conclude il sindaco «saranno vagliati tutti gli aspetti per garantire una fruizione quanto più immediata e duratura possibile, escludendo qualsiasi tentativo di privatizzazione ed incoraggiando qualsiasi forma di massima liberalizzazione». Le rassicurazioni del primo cittadino non trovano però il consenso di una buona parte della cittadinanza e delle associazioni, tra queste Spazio Capri, un’ associazione culturale che edita anche un mensile sul quale si discute di tematiche che riguardano l’ isola. Paolo Federico, nella doppia veste di editore ma anche di general manager di uno dei più importanti alberghi di lusso dell’ isola esprime il suo netto dissenso «perché una via resta sempre una via pubblica e non può essere limitato a nessuno il suo accesso, che sia caprese o no, così come era nell’ intenzione del mecenate che volle regalare all’ isola una delle strade più fascinose del mondo». Anche Legambiente risponde al sindaco, con un comunicato in cui ribadisce che via Krupp è un bene dell’ umanità. Nabil Pulita, segretario della sezione di Capri, ricorda che «già negli anni ’90 l’ associazione aveva iniziato la battaglia contro una chiusura che durava da 30 anni» e assicura: «Oggi continueremo insieme ai tanti cittadini e amanti di Capri sensibili al problema». Pulita chiede di sapere «perché l’ amministrazione comunale non ha mai messo in bilancio fondi per la manutenzione della strada» e sottolinea che «gli ultimi interventi di manutenzione sono stati fatti proprio dalla Gheller, dopo di che la strada venne chiusa».