Anna Maria Boniello Capri. Ora, dopo l’ Arco naturale, tocca a via Krupp? La strada che venne aperta nel 1902, fatta costruire dal mecenate Alfred Krupp detto il re dei cannoni, dal giorno della sua inaugurazione è rimasta aperta per ben 74 anni, cioè fino al 1976. I motivi che portarono gli amministratori dell’ epoca a chiudere la strada erano legati alla caduta di piccoli massi. Dopo un tentativo di riapertura, negli anni ’90 si decise di bonificare tutta la zona, chiudendo i tornanti al passaggio dei turisti fino al 2008, quando fu completato il primo lotto di lavori, effettuato con un cofinanziamento europeo. Ora la strada è nuovamente chiusa dal 2014, e su quel capolavoro dell’ ingegneria umana si è riaperta la polemica a causa di un project financing presentato da una società vicentina, la Gheller, che a fronte dei lavori di messa in sicurezza ne chiede la gestione per vent’ anni. Dopo il «ni» del Consiglio comunale – un sostanziale via libera al progetto, ma con qualche modifica – la questione sembra tornata nel silenzio. «Su via Krupp dice però il delegato comunale al Turismo, Antonino Esposito stiamo lavorando senza sosta per una soluzione che consenta non solo di riaprire la strada, ma di tenerla aperta per sempre». Come? La via maestra resta quella del project financing: «Questa soluzione – dice ESposito – garantirebbe che la via resti pubblica e ritorni nelle condizioni di sicurezza alla sua riapertura, se saranno recepite le richieste e le modifiche che abbiamo proposto all’ impresa privata». In ogni caso, quel che è certo è che anche quest’ estate Via Krupp resterà chiusa. Se la Gheller accetterà le modifiche, precisa Esposito, «avvieremo una procedura di evidenza pubblica aperta a tutte le imprese del settore che garantirà la massima trasparenza per tutti». Tempi lunghi dunque, mentre a proposito delle polemiche che hanno tenuto banco nelle ultime settimane, e che hanno portato a una petizione avviata da Fulvio Martusciello al Parlamento Europeo, il consigliere delegato al turismo ribadisce: «Stiano tranquilli coloro i quali, in maniera anche piuttosto confusa, hanno parlato in questi giorni di privatizzazione o addirittura di interessi occulti dietro questa iniziativa. Non consentiremo alcuna privatizzazione ma andiamo avanti, senza preconcetti, per una soluzione che entro la fine della prossimo anno ci consenta di raggiungere questo importante risultato per la nostra isola»