Fonte: Cronache di Salerno
Bene la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina, che, in vista della normalizzazione turistica in corso, utilizzano questo periodo come test per la stagione. Non è infatti segnalato al momento il tutto esaurito, anche se non mancano picchi interessati di occupazione camere per Amalfi, Positano, Ravello, tra le più gettonate dagli ospiti stranieri e Sorrento per l’area sorrentina. Per questi territori come per le isole di Capri, Ischia e Procida peseranno molto gli spostamenti più escursionistici, fatto salvo le condizioni del meteo. Le aree interne risentono del calo dei flussi dei viaggiatori italiani ma si segnala occupazione camere in Sannio e Irpinia attorno al 60% , molto più significativo il dato di prenotazioni per agriturismi ed escursioni fuori porta. «E’ indubbio l’eccezionale appeal della nostra regione, che sconta comunque un gap rispetto ai flussi di alcune regioni del Nord, come Veneto, Lombardia, Toscana, Trentino e Liguria, tuttavia l’importante snodo ferroviario e aereo sta consentendo di estendere la capacità ricettiva e i flussi turistici – ha detto Agostino Ingenito – Ecco perché auspichiamo che aldilà di spot in lingua italiana, utili ma non incisivi per un mercato interno, si lavori ad una più ampia strategia operativa per il turismo inbound. Occorre una migliore pianificazione strategica, competitivi servizi di accoglienza, migliore organizzazione degli enti locali su decoro, sicurezza e controllo antiabusivismo, e infrastrutture in grado di dare certezze di collegamenti spesso poco inclini a soddisfare la domanda turistica. Pesano in questo momento le difficoltà sulla linea ferroviaria storica Pompei Salerno con il blocco tra Nocera Inferiore e Salerno, gli scarsi collegamenti da Napoli e Salerno con le aree interne, come pure per la gestione della mobilità in periodi festivi troppo dipendenti da accordi sindacali che non consentono pianificazioni più a lungo termine.