Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Capri merita di vivere tutto l’anno facendo sistema e istituendo politiche programmatiche di bassa stagione. Per non spegnere Capri non basta multare le vetrine buie, dunque, ma occorre “tenere aperta” l’isola. E’ vivo più che mai il dibattito all’ombra dei Faraglioni dopo il caso delle griffe sanzionate per aver “oscurato” le vetrine delle proprie boutique chiudendo anzitempo l’attività nonostante il clima estivo e l’annuale appuntamento con i giovani di Confindustria. E se i commercianti che amano la terra dei Faraglioni restano aperti tutto l’anno e comunque nei mesi di chiusura lasciano vetrine allestite ed in ogni caso “accese”, in futuro potrebbe partire il progetto della mostra d’arte itinerante tra le vetrine dei negozi a risolvere definitivamente la questione dell’isola “buia” nei mesi freddi. Un fil rouge che attraverso l’esposizione di opere “a tema”, magari attraverso una guida ragionata ed una brochure alla pari di come avviene in musei e pinacoteche, possa condurre visitatori, appassionati ed esperti alla scoperta di quadri, sculture e altri lavori artistici in una ideale “via dell’arte”, che possa colmare il vuoto lasciato dalle attività chiuse nei mesi invernali. Un’altra idea è rappresentata in questo senso, poi, dalle “vetrine a concorso” ovvero i negozi di Capri in pausa invernale così come nei diritti e nelle necessità di gestori e titolari che vedono anche costi notevoli da sostenere in fatto di personale e utenze in mesi durante i quali le vendite in una località dal turismo balneare, calano a picco, ma contemporaneamente impegnati in una “competizione” che ogni anno con un tema diverso spronerebbe i negozianti ad addobbare le “teche” delle loro boutique per illuminare l’isola e, perché no, aggiudicarsi il titolo di vincitori in quella particolare sezione del concorso per la vetrina più bella. Inoltre allo studio ci sarebbero nuove ordinanze con l’obbligo di luci accese sino ad una certa ora. Ma per gli operatori del terziario la soluzione è da ricercare in una riorganizzazione più generale. Un “fare sistema” per tenere Capri effettivamente aperta, non solo semplicemente mantenendo le vetrine illuminate ma offrendo a visitatori e turisti della bassa stagione, periodi più lunghi di attività, se non addirittura tutto l’anno, da parte degli esercizi e delle attività che compongono il settore terziario, inteso sia come servizi, esercizi pubblici che commerciale in senso stretto.