Riceviamo con richiesta di pubblicazione la nota del sindaco di Capri Marino Lembo sul piano vaccinazione anti covid 19 sull’isola di Capri
Capri 31 Gennaio 2021
Che la pandemia sia un’emergenza molto seria, che richiede compostezza nell’organizzazione della risposta delle istituzioni, non c’è dubbio; e la strada della compostezza è proprio quella adottata dall’amministrazione comunale di Capri, ed in particolare dal sindaco Marino Lembo e dal consigliere delegato alla sanità Bruno D’Orazi. Perciò, leggere interventi che potrebbero generare pericolosi stati d’ansia nei capresi è veramente inaccettabile. È, quindi, necessario ristabilire la verità dei fatti, il che impedirà qualunque speculazione su tutta la vicenda. Nel primo elenco dei 27 punti vaccinali della Regione Campania, Capri non era compresa: di conseguenza, l’amministrazione caprese, in stretta sinergia con quella di Anacapri (ed in particolare con il sindaco Alessandro Scoppa), si attivò immediatamente per rimediare a questa omissione (suggerendo anche precise localizzazioni dei punti vaccinali isolani), ricevendo dal direttore generale della ASL Napoli 1, ingegner Ciro Verdoliva, precise assicurazioni in merito. Evidentemente, tale impegno riguarda le fasi 2, 3 e 4 della campagna vaccinale, in quanto la fase 1 è quella che riguarda esclusivamente il personale sanitario, alla cui vaccinazione la ASL ha provveduto e sta provvedendo, prima all’Ospedale del Mare e successivamente alla Mostra d’Oltremare. Ebbene, per la vaccinazione della popolazione isolana si provvederà a Capri, nel momento in cui inizierà la fase 2 della campagna; e la popolazione sarà informata per tempo ed in maniera esauriente e completa. Detto ciò, vanno fatte alcune osservazioni sui comunicati, scritti e in video, del prof. De Vita e del suo amico (così indicato da De Vita) ed ex presidente dell’ASCOM di Capri Roberto Russo. È evidente, per quanto riguarda il primo, che non è ben informato sulle scelte adottate dalla ASL e supportate dalle amministrazioni locali capresi, ma ci può stare, visto che ne parla da lontano (e facendo riferimento a fonti locali alquanto discutibili); e non vale la pena di soffermarsi sulle differenze tra la vaccinazione anticolerosa 1973 e quella anticovid di questo 2021, visto che (come lo stesso De Vita non manca di ricordare) si tratta di due epoche completamente diverse e con standard operativi assolutamente non comparabili. Per quanto invece riguarda Russo, vogliamo precisare che tra risolvere i problemi e strombazzare i risultati raggiunti l’amministrazione comunale di Capri preferisce concentrarsi sul lavoro, anche silenzioso, piuttosto che sulla comunicazione fine a se stessa. Marino Lembo e Bruno D’Orazi, in stretta sinergia con il sindaco di Anacapri Alessandro Scoppa, si sono mossi e si muoveranno – nel rispetto delle prerogative dello Stato e della Regione in materia sanitaria (e, pertanto, anche sul piano dei vaccini anticovid), che Russo sembra ignorare completamente – per rappresentare le esigenze isolane e risolvere quelle criticità della campagna vaccinale che potrebbero insorgere proprio per la nostra insularità, informandone compiutamente (e soprattutto a risultati ottenuti) la popolazione, come sempre hanno fatto. Tutto questo con una serietà che chi, come Roberto Russo, farnetica di quarti segreti di Fatima e di vicende kafkiane, ed arriva a contare 40.000 persone da vaccinare tra Capri e Anacapri (ma ci vede doppio?), non mostra di possedere.
Il Sindaco