di Marco Milano
NAPOLI – A Napoli all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici a Palazzo Serra di Cassano “I giovani ricordano la Shoah”, evento conclusivo della mostra itinerante nell’ambito delle iniziative “La memoria attraverso le opere delle scuole italiane” del Ministero dell’Istruzione e Merito e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ad aprire la giornata è stato il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Ettore Acerra, con un intervento dedicato all’importanza della memoria delle future generazioni ed anche al prezioso contributo fornito dalla conoscenza della storia nelle scuole di ogni ordine e grado. A prendere parte all’evento anche la delegazione di docenti dell’Ufficio III dell’Usr, diretto da Anna Maria Di Nocera, ufficio che ha tra le sue attività sia quelle di coordinamento dell’iniziativa “I giovani ricordano la Shoah” che le azioni di contrasto all’antisemitismo a scuola. Ad intervenire tra le varie delegazioni di scuole vincitrici o con il riconoscimento della menzione speciale, va sottolineato la presenza tra i vincitori nazionali, di una scuola campana, per la sezione “scuola secondaria di primo grado”, infatti, a conquistare il “titolo” è stato l’Istituto Comprensivo Procida 1° C.d. – Capraro, con la dirigente Rossella Salzano, che si è aggiudicato il riconoscimento con l’opera “Meina 1943: Dal lago brandelli di memoria”. Ad ispirare i ragazzi procidani un episodio tra la metà del settembre e i primi giorni dell’ottobre 1943 quando sulle sponde del Lago Maggiore e nelle zone immediatamente adiacenti, le forze d’occupazione naziste compirono la loro prima strage di ebrei in Italia. Nel video della scuola “Capraro” sulla tragedia di Meina, è stato documentato il processo di ricostruzione delle identità delle sedici vittime, attraverso gli oggetti personali custoditi in uno scrigno di memoria riemerso dal lago. Gli studenti, selezionando gli oggetti di uso quotidiano di ciascun componente delle famiglie colpite, hanno così dato una metaforica voce alle storie uniche di ognuna delle vite spezzate.
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“I ragazzi – questa la motivazione con la quale è stata premiata la scuola isolana – hanno dimostrato una notevole efficacia comunicativa e una forte capacità di suscitare emozioni. Apprezzata la fedeltà storica della narrazione e la scelta di approfondire un capitolo di storia meno conosciuto a livello nazionale”. Per l’occasione è giunta da Roma, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito anche Paola Deiana dirigente presso l’Ufficio II della Direzione generale per lo studente che insieme al direttore generale dell’Usr per la Campania, Ettore Acerra, ha voluto ricordare in rappresentanza del ministero che l’idea di proporre la mostra itinerante “I giovani ricordano la Shoah” nasce “con il triplice obiettivo di conferire il dovuto riconoscimento all’instancabile lavoro condotto dagli insegnanti e dagli studenti di tutto il territorio nazionale, di rendere accessibili agli studenti i lavori più significativi ed interessanti e di incoraggiare la partecipazione al concorso di un numero ancora più ampio di alunni ed istituzioni scolastiche. La mostra vuole valorizzare una selezione di lavori tra quelli proposti nel corso degli anni che comprende una serie di opere che, pur non avendo ricevuto particolari riconoscimenti, esprimono il coinvolgimento emotivo degli studenti oltre all’approfondimento della ricerca storica”. E, come evidenziato nella nota ministeriale e come riscontrato anche a Palazzo Serra di Cassano a Napoli, presso la sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, istituto con il quale il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Ettore Acerra, ha anche annunciato che ci sarà la stipula di uno specifico protocollo istituzionale per una più intensa e proficua collaborazione, la mostra itinerante “I giovani ricordano la Shoah” evidenzia “la varietà di lavori sempre molto ampia e rispecchia una scelta espositiva ben precisa, finalizzata a mostrare come un tema così delicato e complesso possa essere sviluppato attraverso diverse tecniche di espressione artistica. Questa preziosa eterogeneità testimonia non solo un approfondito studio del tema proposto, ma anche intensa partecipazione, creatività e sforzo realizzativo. La vitalità, il trasporto e l’impegno espressi da questi lavori, insieme allo studio che c’è stato alla base della loro realizzazione, sono indice di una Memoria che è vissuta e partecipata, resa viva e attuale da queste giovani voci narranti”.