Fonte ANSA
Associazione consumatori, per compagnia era un semplice bagaglio
CAPRI, 19 SET –
Il giudice di pace di Capri, Vincenzo Palombo, ha condannato Easy Jet, compagnia aerea
low cost, ad un risarcimento nei confronti di un disabile di
Capri, per aver reso inutilizzabile una sedie a rotelle a
mobilità elettrica in occasione di un viaggio aereo a
Barcellona. I fatti, si apprende dall’Associazione nazionale
consumatori, sono accaduti il 7 marzo di quest’anno; ad un
cittadino caprese, invalido al 100 per cento, all’aeroporto di
Napoli Capodichino viene ordinato, fa sapere una nota, di
scendere dalla sua carrozzina elettrica ed utilizzarne una di
tipo manuale, rassicurando però che una volta atterrati gli
sarebbe stata riconsegnata quella di sua proprietà rimontata
dallo stesso personale della compagnia.
Il disabile, giunto a Barcellona, non ha avuto assistenza e
ha ricevuto la carrozzina rotta, secondo quanto fa sapere
l’associazione. Il personale di bordo dell’Easy Jet si è
impegnato con il passeggero – che ne ha noleggiata una sul posto
– che prima del rientro in Italia gli avrebbero aggiustato e
restituito la sua carrozzina elettrica.
L’Unione Nazionale Consumatori, a cui si è rivolto il turista
disabile caprese, rende noto che la carrozzina gli è stata
rispedita al suo domicilio di Capri con cinque giorni di ritardo
ed ancora rotta lasciandolo privo dell’unico mezzo che gli
garantisce la mobilità. “La prima cosa incredibile di questa
vicenda è che la compagnia non ha accettato alcun nostro
tentativo di risolvere in via bonaria la controversia,
costringendoci a rivolgerci all’autorità giudiziaria” afferma
l’avvocato Teodorico Boniello, responsabile dell’Unione
Nazionale di Capri, che ha assistito legalmente l’utente. “La
seconda è che Easyjet ha tentato di paragonare una sedia a
rotelle ad un qualunque altro bagaglio, chiedendo di applicare i
limiti massimi previsti dalla Convenzione di Montreal, come se
per un disabile non fosse qualcosa di indispensabile e vitale.
Il giudice ci ha dato ragione, ritenendo la sedia l’unico mezzo
per i suoi spostamenti” conclude il legale.
La sentenza condanna la compagnia a risarcire il disabile per
un importo superiore ‘sia al mero danno patrimoniale che a
quanto previsto dalla Convenzione di Montreal’ con l’aggiunta
delle spese processuali. L’Associazione Nazionale Consumatori
dopo l’esito positivo ha inviato anche un esposto all’Enac,
segnalando l’accaduto per avviare eventuali provvedimenti
sanzionatori nei confronti della compagnia aerea.