Fonte: Il Mattino (ed. Circondario Nord) – 3 febbraio 2025
di Gaetano Ferrandino
LA MOBILITAZIONE
Così diverse, così divise dal mare, eppure mai così unite come adesso. Ieri è iniziata sulle isole di Ischia, Procida e Capri quella che può essere definita una “chiamata alle armi” per le comunità locali. Si è infatti aperta la raccolta di firme per poter ottenere da Palazzo Santa Lucia una legge regionale che riconosca alle tre perle del Golfo di Napoli lo status di “realtà disagiate” – ai sensi dell’art. 12 dello statuto regionale – per ottenere una serie di benefit in termini di servizi ed anche di fondi su una serie di settori che presentano notevoli criticità, su tutti la Sanità. In particolare gli ambiti di obiettivo sono il miglioramento della mobilità tra le isole e i luoghi di cura, il potenziamento dei servizi sanitari (ospedali, diagnostica, medicina territoriale), l’assegnazione di personale sanitario con riconoscimento per il disagio legato alla loro permanenza nelle isole).
LA RACCOLTA
L’obiettivo della Commissione interisolana (costituita inizialmente a Ischia e poi estesa a tutti gli altri otto Comuni) è quello di raggiungere le 10mila firme, tetto minimo per aspirare alla predetta legge ma gli amministratori locali ed il mondo associazionistico alzano il tiro: venerdì mattina, infatti, a Napoli sono stati ritirati i moduli sufficienti a raccogliere 40mila autografi. Di fatto un abitante su due delle tre isole, se consideriamo che Ischia, Procida e Capri contano all’incirca 90.000 residenti. Ieri mattina si sono ufficialmente aperte le danze. Per firmare è possibile recarsi presso gli uffici comunali tutti i giorni negli orari d’ufficio, minuti di un documento di riconoscimento valido. Ma nelle tre isole si stanno organizzando anche gazebo, punti di raccolta e di sensibilizzazione per la cittadinanza, visite a domicilio per anziani e ammalati, con una movimentazione congiunta che a memoria non vanta precedenti. I primi segnali, intanto, sono decisamente positivi e mostrano quanto la popolazione abbia recepito l’importanza di rispondere “presente”. Ad Ischia il primo “test” è stato svolto nella centralissima Piazza degli Eroi, dove a raccogliere le prime firme dalle 10 alle 12 erano presenti i cinque consiglieri comunali facenti parte della commissione (Giustina Mattera, Raffaella Migliaccio, Carmen Criscuolo, Luca Montagna e Anna Ferrandino) e anche il sindaco Enzo Ferrandino e il presidente del civico consesso, Gianluca Trani. Sul posto anche il sindaco di Casamicciola Terme, Giosi Ferrandino.
GLI APPUNTAMENTI
Oltre 600 le firme raccolte in appena due ore, certo un buon viatico: questa mattina appuntamento all’esterno delle Chiese di Santa Maria delle Grazie in San Pietro e San Domenico, ma tante sono e saranno anche le iniziative spontanee per spingere al massimo l’iniziativa. «La sanità è una delle criticità che ci attanaglia da decenni, non ci sono alibi: gli ischitani risponderanno sicuramente in maniera massiccia dimostrando compattezza e senso di appartenenza», commenta fiducioso proprio Gianluca Trani. Dal canto suo, il sindaco di Procida Dino Ambrosino è altrettanto esplicito: «La battaglia per una sanità migliore ci vede uniti insieme a Ischia e Capri, abbiamo condiviso un percorso comune perché ci accomuna la carenza nell’assistenza sanitaria rispetto al passato. Adesso è il momento per far sentire la nostra voce e rivendicare sacrosanti diritti».