Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Per rilanciare il quartiere antico di Capri, Sant’Anna, visita guidate, musica e degustazioni. Per non “dimenticare” lo storico borgo di Capri, troppo spesso abbandonato, tanto che stanno scomparendo da quei vicoli di età medievale anche diverse botteghe e negozi, domani ci sarà uno speciale evento per riscoprire il centro storico dove è nata la vita religiosa, sociale ed economica dell’isola azzurra. L’esperto di storia di Capri Renato Esposito condurrà ospiti e visitatori in un ideale viaggio nel tempo “Nel cuore di Capri” per tornare all’epoca della nascita della piazzetta, dei suoi personaggi, di via delle Botteghe dove si aprirono le prime “cinque poteche lorde” per finire appunto nel borgo di Sant’Anna, un piccolo grande gioiello architettonico. Ad arricchire la riscoperta del quartiere di Sant’Anna un concerto di canzoni napoletane di Rosaria De Gregorio e una piccola degustazione di prodotti offerti dal “Cestino Bio” di Vincenzo Ferraro. Recuperare il borgo più antico dell’isola azzurra, dunque, come nelle attività del “motore del quartiere”, la presidente dell’associazione “Antemussa” Anna Maria Boniello, che in questi vicoli, in questo angolo di Capri ha trascorso tanti anni della sua vita personale e professionale. “Quasi tutta la mia vita – dice Anna Maria – tranne i primi anni di infanzia che ho vissuto a Napoli. Mi sento una ‘santannina doc’, parte integrante di questo borgo, di questo quartiere che prima era affollato da intere famiglie di capresi e che ora purtroppo si è avviato ad una lenta e desolante desertificazione. Ed è per questo che l’associazione Antemussa cerca di promuovere iniziative affinché questi stretti vicoli che racchiudono l’anima di Capri sin dall’era medievale possano essere conosciuti non solo dai turisti ma anche dagli stessi isolani che pur vivendo a Capri non si addentrano in queste strade. A Sant’Anna giovani ed anche meno giovani non sono mai entrati nella chiesetta, prima parrocchia di Capri, che grazie ad un piccolo sparuto gruppo di ragazzi e dall’associazione da me presieduta viene tenuta aperta per rendere possibile la visita a chi non ha mai salito quei tre gradini che portano all’antico sagrato”. Nel borgo dove in passato si tenevano eventi sia di carattere liturgico che pagano che facevano parte del patrimonio degli abitanti di Capri, dunque, si cerca di ridare nuova linfa vitale al quartiere di gran lunga più identitario ed affascinante dell’isola.